Lo Snipe

giugno 10, 2015 | By Mistro
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Lo Snipe (also known as La beccaccia) è una deriva che io non mi capacito di come non sia una tra le più diffuse in assoluto nell’universo, con regate da millemila partecipanti e una nutrita flotta in ogni angolo di questo mondo e di quelli limitrofi.

Snipe Portorose 06 2015 03

Snipe Portorose 06 2015 03
Immagine 3 di 26

Ex classe olimpica è nata nel 1931 ad opera dello statunitense Bill Crosby (direttore della rivista The Rudder), è un doppio con pochissime complicazioni, niente spinnaker (si tangona il fiocco) e niente trapezio. Si carrella, si arma e via in acqua a divertirsi senza essere degli scienziati e/o superatletici.

Si regata tutti ad armi pari e data l’età (della barca) probabilmente se ne trovano anche di usate a prezzi ragionevoli.

Poi chiaro che per farla andare forte (rispetto agli altri) bisogna essere bravi ma questo vale per qualsiasi barca.

Progettista:Bill Crosby (1931)
Forma dello scafo: a spigolo
Equipaggio: 2 persone
Lunghezza fuori tutto: 4720 mm
Lunghezza al galleggiamento: 4114 mm
Larghezza: 1520 mm
Pescaggio (deriva su/giù): 150 mm / 955 mm
Superfice velica: 10,80 mq
Piano velico: randa/fiocco, tangone per il fiocco nei laschi (niente spinnaker)
Peso: 172,8 kg (scafo, albero, attrezzatura fissa, timone, deriva)

Il sito della classe in italia snipe.it – Foto rubate allo Yachting Club Portoroz

Comments: 7

  1. luca ha detto:

    “via in acqua a divertirsi senza essere degli scienziati ” non ne sarei proprio sicuro… centrare una beccaccia non e’ proprio semplicissimo a quanto dicono!

  2. Enrico ha detto:

    incredibile… lunghezza, larghezza, sup. velica praticamente identiche al Goat Island Skiff.. combinazione magica per equilibri perfetti??!
    http://www.storerboatplans.com/GIS/GISplan.html

  3. corr ha detto:

    “niente spinnaker (si tangona il fiocco) e niente trapezio”…sai che palle!

    non è un caso che il doppio più diffuso in italia sia il 420: divertente, leggera, planante da 8 nodi, spi, trapezio, NON OLIMPICA…

    • Mistro ha detto:

      Il tuo punto di vista è assolutamente rispettabile. Il fatto è che non tutti siamo fisicamente e tecnicamente in grado di gestirla.

      • corr ha detto:

        ma guarda, un timoniere di 470 fatica meno di un timoniere snipe: ha il prodiere che fatica per lui(la posizione alle cinghie è più dentro, la barca è meno inerziale ecc ecc). un prodiere 470 deve avere più agilità e tecnica ma sicuramente meno schiena e gambe di un equivalente snipe.

        una dimostrazione indiretta se vuoi, è che sul laser a 40 anni molli perchè ti si sfascia la schiena, sul contender a 50 anni e con la panza ancora vai perchè stai appeso e quindi lavori solo di gambe.

        quindi sono d’accordo sul tecnicamente ma non sul fisicamente.

        • Arrigo de Angeli ha detto:

          Diciamo pure che il prodiere di uno Snipe deve tener su una barca con un rapporto peso/superficie velica molto minore rispetto al 470 o al 420.
          Questo lo si vede confermato dal garn numero di signore a prua dello Snipe.
          Dal mio punto di vista di proprietario di Snipe (non regatante) i problemi della barca son due in uno: timone e deriva non pivottanti.
          Qui sì, dù maroni bestiali…, tanto vero che sulla mia, essendo in legno, me ne sono fregato e ho fatto modificare almeno la deriva (una volta era ammessa anche pivottante). Penserò poi al timone. Se alle regate di vecchi legni mi accettano, bene, sennò…, chissene…
          Buon vento a tutti.
          A.

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