Category name:Diario di bordo

Jeanne Socrates – Giro in solitario senza scalo a 70 anni

Non solo omini coi maroni in carbonio ad alto modulo ma anche donne, Jeanne Socrates, 70 anni suonati è sulla via per concludere il suo giro in giro del mondo in solitario e senza scalo da Canada a Canada su Najad di 38 piedi, divenendo così la velista più anziana ad averla portato a termine con successo.

Jeanne Socrates Najad 38 nereide

Sito di Jeanne – la notizia completa su Farevela

Croazia – Dal 1° luglio sparisce la lista passeggeri

map-croaziaOra non ricordo quanti anni fa in Croazia è stata istituita la lista equipaggio per i diportisti stranieri, a memoria direi non molti.

Secondo loro la logica del coefficiente 2,3 rispetto i posti disponibili sulla nave – se si notificavano 10 passeggeri, nel corso di un anno si potevano avere a bordo della propria imbarcazione 23 persone diverse, non comprensi gli under 12 – era quella di eliminare o quanto meno ridurre il fenomeno dei charter abusivi.

Secondo noi (noi inteso come italiani) la logica era quella di penalizzare i charter nostrani, limitandone di fatto il numero di persone imbarcabili in una stagione.

Ma ora la Croazia entra in comunità Europea e uno dei cambiamenti previsti (abbiamo già visto dell’iva sulle imbarcazione in transito stabilmente temporaneo) dal primo luglio è che la pratica della lista equipaggio viene eliminata.

Restano in vigore la tassa di navigazione – ma viene abolito il rilascio del bollino – e la notifica di ingresso, da sbrigare nelle Capitanerie, di uscita.

Gli inglesi lo fanno meglio

La RYA, che è la federvela inglese, durante il fine settimana del 18-19 maggio, organizza una due giorni di porte aperte dei circoli sparsi in tutto il paese e invita le persone di tutte le età e abilità (che l’attenzione per certi dettagli va sottolineata) di uscire in barca per delle uscite di prova.

Un bel modo per avvicinare tante nuove persone alla vela.

Scoperto grazie a snipeout.blogspot.com – Qui la pagina dedicata www.rya.org.uk

Come funziona il Noleggio occasionale delle unità da diporto

gazzetta ufficialePremetto che a me la modifica al codice della nautica che prevede che il privato possa noleggiare la propria imbarcazione senza per questo dare luogo ad attività commerciale non piace. Fondamentalmente per due motivi:

1) da commerciante (non del settore nautico) intravedo una forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori del settore che investono, in strutture e professionalità;
2) Temo si inneschi una dinamica che abbiamo già visto in passato, gente che si compra barche che non si può permettere convinta, grazie al noleggio occasionale, di potersi pagare rate dei leasing e spese vive.

Come sempre mi posso anche sbagliare e non do per scontato che l’operatore professionale dia sempre un servizio di qualità superiore… ma troppe volte in passato abbiamo visto barche mal tenute, pessimamente dotate e che cadevano a pezzi date a noleggio da operatori improvvisati a sfortunati acquirenti.

A me sembra sopratutto un contentino del governo dato a confindustria nautica in cambio della tassa di stazionamento… e un po’ forse anche per porre rimedio alla recente politica di terrorismo fiscale.

Detto ciò comunico che è stato emanato il decreto che fissa le “modalità di comunicazioni telematiche necessarie per lo svolgimento dell’attività di noleggio occasionale di unità da diporto”, rendendo operativa la norma varata lo scorso anno.

(altro…)

Video – Un imprevisto salto di vento

aprile 18, 2013 / Commenti disabilitati su Video – Un imprevisto salto di vento

A me capitò una volta a Monfalcone. In regata c’era Sergio Michel, uno del luogo, un palmares in Snipe coi controcojoni, ad ogni prova dava un lato di distacco anche ai più bravi specialisti. Mi sono detto “mi ghe vago drio parché iu sa…”

Baia di Panzano. Si parte, Michel si butta a sinistra, verso costa, io dietro, siamo gli unici due. Bordo lunghissimo, a un certo punto senza cambiare minimamente direzione alla barra BOOM! mi ritrovo col fiocco accollo, viro immediatamente.

Il salto di vento è stato tale e tanto che mi sono ritrovato dritto sparato in direzione boa, che ho girato secondo, naturalmente dietro a Michel.

Video via | snipeout.blogspot.com

I contro della randa rollabile all’albero

rolla randa all'alberoRolla randa all’albero sì, rolla randa all’albero no? Chi l’ha provata o installata sulla propria barca in genere si dichiara entusiasta. Io su una barca con la tapparella avvoltolabile sull’albero non ci sono mai salito però ci sono delle motivazioni tecniche che tenderebbero a farmi propendere per il no.

Diamo per scontato che si siano raggiunte vette di totale affidabilità e quindi lasciamo stare il pericolo che si inceppi il meccanismo proprio nel momento peggiore, quando c’è bisogno di ridurre per l’arrivo del maltempo, lasciamo stare anche il fatto che non la puoi steccare e quindi ci perdi in termini di rendimento puro (in realtà si possono steccare verticalmente… ma di questo semmai ne parliamo un’altra volta).

Dunque… un albero con installato un sistema di avvolgimento è più grosso (deve contenere la avvolta avvolta) e pesa mediamente un 40% in più al metro rispetto ad uno standard. Tanto peso in più lassù in alto produce una forza risultante a circa metà altezza.

Tale forza naturalmente produce sbandamento, per compensare questo sbandamento e mantenere l’equilibrio bisognerebbe aggiungere, a seconda dell’altezza dell’albero, diverse centinaia di chili di zavorra.

Per quantificare e rendere meglio l’idea cito Cheret in un suo passaggio di “Le vele – comprendere, regolare, ottimizzare(altro…)