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Daniele Nanni alla Mini-Transat 2019 su ITA 659 Audi e-tron

settembre 17, 2019 / Commenti disabilitati su Daniele Nanni alla Mini-Transat 2019 su ITA 659 Audi e-tron

Parte il 22 settembre la 22^ edizione della Mini-Transat, regata oceanica in solitario su barche della classe Mini 6.50, cui prenderà parte il socio sportivo dello Yacht Club Costa Smeralda Daniele Nanni a bordo della sua ITA 659 Audi e-tron. Daniele regaterà in veste di Testimonial della One Ocean Foundation ed è supportato da Audi, fin dall’inizio a fianco della Fondazione nei vari progetti intrapresi per una maggiore consapevolezza ambientale.

Daniele Nanni ITA 659 Audi e-tron 01

Daniele Nanni a bordo di ITA 659 Audi e-tron. Foto credit YCCS/Marcello Chiodino

La Mini-Transat, svoltasi per la prima volta nel 1977, prevede 4050 miglia di percorso suddivise in due tappe. La prima tappa vede i ministi in partenza da La Rochelle fino a Las Palmas (Canarie) lungo una rotta di 1350 miglia. Restano altre 2700 miglia da compiere per la seconda e più lunga tappa, da Las Palmas fino a Le Marin, in Martinica, per un totale di circa 30-35 giorni di navigazione. La classifica è distinta in due divisioni: i “Proto”, Mini 6.50 costruiti con tecnologie e materiali più avanzati e sperimentali e le imbarcazioni di “Serie”, sempre della stessa classe ma realizzate con caratteristiche simili e meno sperimentali, tra cui rientra quella di Nanni. La vittoria sarà assegnata all’imbarcazione con il miglior tempo ottenuto dalla somma delle due tappe.

Mini-transat 2019 mappa

Per essere ammesso alla partenza, Daniele ha dovuto affrontare una serie di prove di qualificazione, tra cui 1500 miglia di navigazione in solitario e 1000 miglia in regata. La comunicazione ufficiale relativa alla conferma della sua partecipazione alla Mini-Transat 2019 è arrivata qualche settimana fa da parte della Classe Mini 6.50.

Il 22 settembre Daniele partirà alla volta di una regata in solitario piuttosto dura, nota per mettere alla prova tutti i partecipanti che in questa edizione hanno raggiunto quota novanta. Durante la traversata non è previsto l’ausilio di strumentazione cartografica elettronica e GPS satellitari, le informazioni sul meteo e sulla classifica saranno veicolate per tutti dall’organizzazione soltanto via radio. Anche il sonno sarà un fattore fondamentale da gestire, normalmente in regate del genere si dorme non più di venti minuti per volta, affidando al pilota automatico il timone per mantenere l’imbarcazione in rotta.

Daniele Nanni ITA 659 Audi e-tron 02

Daniele Nanni Socio Sportivo YCCS e Testimonial One Ocean.
Foto credit Breschi/Transgascogne 2019

Gli ultimi due mesi sono stati molto intensi e nell’ultima regata affrontata, la Transgascogne, Daniele ha potuto completare la messa a punto della barca e testare le nuove vele fornite dal Technical Partner dello YCCS, Quantum Sails.

“Sono veramente entusiasta di poter partecipare alla Mini-Transat 2019. È stato un percorso lungo e laborioso, nel quale ho imparato a conoscere la barca e me stesso compresi i miei limiti, la cui conoscenza risulta fondamentale per studiare una preparazione ad hoc. Sono riuscito a completare il percorso di qualifica in poco più di un anno e mezzo, una tempistica relativamente ristretta perché tutti i “neofiti” abitualmente si avvicinano alla Mini-Transat nei 3/4 anni precedenti. Sono orgoglioso di regatare per il guidone dello YCCS e farmi portavoce dei principi sulla tutela del mare sostenuti dalla Fondazione One Ocean. Cercherò di fare del mio meglio!” Queste le parole di Daniele Nanni che sta completando gli ultimi preparativi in vista della partenza.

Lo YCCS e la Fondazione One Ocean supportano l’impresa umana e sportiva che Daniele Nanni sostenerrà insieme ad Audi, partner istituzionale dello YCCS da ormai oltre 10 anni a cui è legato da una filosofia comune in cui eccellenza, consapevolezza ambientale e innovazione danno vita a iniziative congiunte.

Il sito italiano della classe mini www.classemini.it – Il sito della Minitransat www.minitransat.fr

The Race Around – Nuova regata intorno al Mondo per Class40

luglio 10, 2019 / Commenti disabilitati su The Race Around – Nuova regata intorno al Mondo per Class40

Manuka Sports Event Management e 5 Oceans Sports Marketing hanno annunciato una nuova regata in doppio riservata ai Class40: The Race Around.

The Race Around class 40

The Race Around nella sua edizione inaugurale sarà prevede cinque tappe. Comincerà con un prologo da una città del nord Europa prima di portare concorrenti in Portogallo, Sudafrica, Nuova Zelanda e Brasile. Il percorso includerà i tre grandi Capi della navigazione oceanica e l’impegnativo Oceano del Sud, prima di tornare nella città di partenza.

A partire dalla fine dell’estate del 2023 e con un ciclo di quattro anni, la prima edizione di The Race Around permetterà ai concorrenti di avere il tempo sufficiente per preparare le loro campagne e, soprattutto, di investire tempo nelle qualifiche per questa regata oceanica.

Il Race Around è aperto sia ai dilettanti che ai professionisti, a condizione che si qualifichino secondo i rigorosi standard di sicurezza stabiliti dalle Offshore Special Regulations – Category 0 e dai requisiti dell’Autorità Organizzatrice.

La rotta tradizionale di Race Around offrirà l’opportunità ai concorrenti di unirsi all’eredità dei marinai che hanno circumnavigato il globo prima di loro. Gli organizzatori ritengono che la gara mostrerà alcuni dei più talentuosi velisti Class40, fornendo anche contenuti entusiasmanti per gli appassionati di sport in tutto il mondo.

L’organizzazione dell’evento è guidata dai professionisti delle competizioni veliche, Hugh Piggin e Sam Holliday, la gara porterà i più alti standard di sportività, spirito competitivo ed eccitazione nel calendario degli eventi Class40. Oltre a centinaia di migliaia di miglia offshore, Hugh Piggin è il co-fondatore della Atlantic Cup e Sam Holliday ha lavorato con team IMOCA e Class40 in alcuni dei più grandi palcoscenici.

Per ulteriori informazioni www.theracearound.com

Prysmian Group e Giancarlo Pedote insieme al Vendée Globe 2020

aprile 1, 2019 / Commenti disabilitati su Prysmian Group e Giancarlo Pedote insieme al Vendée Globe 2020

Imoca Prysmian - Giancarlo Pedote | Mise à l'eau Lorient 18/02/2019

Milano, 28 marzo 2019 – Prosegue il percorso di Prysmian Group nel mondo della vela. Una storia iniziata nel 2007 e che ha portato il Gruppo, leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, a concretizzare, insieme allo skipper Giancarlo Pedote, il progetto di partecipare nel 2020 alla Vendée Globe, la regata più sfidante per i navigatori oceanici in solitario: il giro del globo in vela, senza scalo e assistenza.

Il progetto prevede, oltre alla competizione Vendée Globe, la partecipazione a una serie di regate preparatorie, che Giancarlo Pedote affronterà a bordo di un IMOCA, barca di 60 piedi a FOIL. In questi giorni sono stati completati con successo i primi test in acqua e la barca è pronta per affrontare le prossime sfide.

Grazie alla portata internazionale del progetto e alla notorietà di queste competizioni sportive, Prysmian Group potrà comunicare e rafforzare il proprio brand nel mondo, in particolare nelle principali aree geografiche in cui opera, come l’Europa e le Americhe.

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Andrea Fantini su Enel Green Power termina la Route du Rhum 2018

dicembre 3, 2018 / Commenti disabilitati su Andrea Fantini su Enel Green Power termina la Route du Rhum 2018

Andrea Fantini arrivo Route du Rhum 2018Andrea Fantini su Enel Green Power chiude la Route du Rhum 2018 in 31° posizione nella Class40 in 27 giorni, 22 ore, 40 minuti E 28 secondi.

“È stata lunga, dura, difficile e sofferta questa incredibile Route du Rhum – Destination Guadeloupe” – Andrea Fantini

Andrea Fantini su Enel Green Power taglia il traguardo di Pointe-à-Pitre, sull’Isola di Guadalupa, alle ore 12:40:28 (UTC +1) del 2 dicembre 2018, portando a termine l’undicesima edizione della Route du Rhum in 27 giorni, 22 ore, 40 minuti e 28 secondi.

Una regata, quella di Andrea Fantini, condizionata dallo stop poco dopo la partenza per trovare riparo a Lorient in Bretagna a causa delle avverse condizioni meteo che hanno condizionato l’avvio della regata di molti skipper.

A vincere l’undicesima Route du Rhum tra i Class40 è stato il francese Yoann Richomme su VEEDOL -AIC.

Info su www.routedurhum.com

Maserati Multi 70 vince la RORC Transatlantic Race

dicembre 3, 2018 / Commenti disabilitati su Maserati Multi 70 vince la RORC Transatlantic Race

Maserati arrivo rorc transatlantic 2018

“È stata una regata super combattuta: per giorni e giorni abbiamo navigato a distanza ravvicinata e per ben tre volte ci siamo incrociati a vista nel bel mezzo dell’Atlantico. PowerPlay è un team molto forte che conosce bene la barca, per noi è stata un’esperienza fantastica: abbiamo avuto modo di fare mille prove, di approfondire e migliorare il modo in cui portiamo Maserati Multi 70. Abbiamo imparato moltissimo in questi giorni e siamo molto soddisfatti di questo risultato. Insomma, una regata dura ma entusiasmante!”

Queste sono le prime parole di Giovanni Soldini a pochi minuti dal taglio del traguardo della quinta edizione della RORC Transatlantic Race a Grenada, nei Caraibi, avvenuto alle ore 06.54 34’’ UTC (02.54 locali) del 1 dicembre 2018 con il tempo reale di 6 ore, 54 minuti e 34 secondi.

A bordo di Maserati Multi 70 con Giovanni Soldini c’erano altri 6 velisti professionisti: gli italiani Guido Broggi (randista), Nico Malingri e Matteo Soldini (entrambi grinder e tailer); gli spagnoli Carlos Hernandez Robayna (tailer) e Oliver Herrera Perez (prodiere); il francese François Robert (pitman).

La regata, partita da Lanzarote, Canarie, è stata avvincente sin dall’inizio con Maserati Multi 70 e Power Play, il MOD 70 inglese di Peter Cunningham con skipper Ned Collier Wakefield, che si sono sfidati in un agguerrito duello andato avanti per tutte le 2995 miglia attraverso l’Oceano Atlantico fino all’arrivo di Grenada, nei Caraibi.

Maserati Multi 70 andrà ora in cantiere, per prepararsi al prossimo appuntamento sportivo: la RORC 600 Caribbean a febbraio 2019.

Route du Rhum 2018 – L’arrivo di Peyron a bordo di Happy

novembre 26, 2018 / Commenti disabilitati su Route du Rhum 2018 – L’arrivo di Peyron a bordo di Happy

Attraversando la linea di arrivo della Route du Rhum-Destination Guadeloupe con il suo piccolo trimarano giallo Happy in una perfetta domenica pomeriggio al largo di Pointe-à-Pitre, l’eroe della vela, il francese Loïck Peyron ha completato il suo personale tributo ai pionieri delle regate transatlantiche, Mike Birch e Eric Tabarly.

Loick Peyron, skipper du Rhum Multi Happy, 4eme de la Route du Rhum-Destination Guadeloupe 2018 - Pointe a Pitre le 25/11/2018

Loick Peyron, skipper du Rhum Multi Happy, 4eme de la Route du Rhum-Destination Guadeloupe 2018 - Pointe a Pitre le 25/11/2018
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Loick Peyron, skipper du Rhum Multi Happy, 4eme de la Route du Rhum-Destination Guadeloupe 2018 - Pointe a Pitre le 25/11/2018

Quarant’anni dopo che il canadese Birch su Olympus, il suo trimarano giallo di 12 metri, aveva acceso la leggenda della Route du Rhum, vincendo la regata inaugurale di soli 98 secondi, Peyron ha attraversato il traguardo con Happy, una barca di 37 anni gemella di Olympus, ed è stato accolto da uno scroscio di applausi.

“Un tempismo perfetto, arrivare una domenica pomeriggio giusto dopo la messa. È proprio come dovrebbe essere. Cosa puoi volere di più?” ha scherzato il cinquantottenne Peyron che ha conquistato così il quarto posto nella classe Multi Rhum dopo aver concluso una delle più brutali transatlantiche degli ultimi anni.

Peyron ha percorso le 3.542 miglia della regata in 21 giorni, tre ore e 57 minuti, ben al di sotto del tempo di Birch, che nel 1978 aveva chiuso in 23 giorni, ma si è affrettato a ricordare che il suo tempo non è un record.

“Non dimenticate che ora è in vendita,” ha detto Peyron alla folla assiepata lungo il pontile e il frangiflutti al villaggio Memorial ACTe allestito a Pointe-à-Pitre.

“È stata lunga e più dura di quello che mi aspettavo. Sono felice che sia finita. Questo è il problema con le barche piccole – devi attraversare tanti sistemi meteo. Credo di aver attraversato cinque o sei sistemi di bassa pressione. Ma va bene lo stesso, va bene per i ricordi. Il fatto è che le barche così piccole sono meravigliose ma ballano tutto il tempo, sono scomode quando sei in regata con un albero in lega e vele in dacron.

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Route du Rhum – Tre vittorie di classe: Rhum Mult, Class40 e Rhum Mono

novembre 21, 2018 / Commenti disabilitati su Route du Rhum – Tre vittorie di classe: Rhum Mult, Class40 e Rhum Mono

21 novembre 2018 – Nelle ultime 24 ore Pointe-à-Pitre ha celebrato tre grandi vincitori, nella classe Rhum Multi, nella competitiva Class40 e nella divisione Rhum Mono della Route du Rhum-Destination Guadeloupe, la regata transatlantica in solitaria da 3.542 miglia nautiche.

Thomas Coville, skipper de l Ultime Sodebo, 3eme de la Route du Rhum-Destination Guadeloupe 2018 - Pointe a Pitre le 20/11/2018

Thomas Coville, skipper de l Ultime Sodebo, 3eme de la Route du Rhum-Destination Guadeloupe 2018 - Pointe a Pitre le 20/11/2018
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Thomas Coville, skipper de l Ultime Sodebo, 3eme de la Route du Rhum-Destination Guadeloupe 2018 - Pointe a Pitre le 20/11/2018

Nella classe amatoriale Rhum Multi, è stato il veterano francese Pierre Antoine sul suo trimarano di legno, l’affidabile Olmix, a condurre con determinazione sin dalla partenza a Saint Malo in Bretagna il 4 novembre, nonché a riportare una vittoria convincente 16 giorni dopo.

Anche tra i Class40 il vincitore è stato lo skipper che ha dominato lungo tutto il percorso, ma questa volta in una flotta di 53 barche, il connazionale di Antoine, il francese Yoann Richomme a bordo di Veedol-AIC.

E nella classe Rhum Mono è stato Sidney Gavignet al timone di Café Joyeux a tagliare per primo il traguardo a Pointe-à-Pitre a Guadeloupe, con il suo avversario più vicino, Sébastien Destremeau (Alcatraz IT Faceocean), ancora a 120 miglia nautiche quando Gavignet è arrivato all’ormeggio.

Originario di Amiens, città francese senza mare, Antoine è un velista straordinario che a 56 anni si è cimentato nella sua quarta Route du Rhum-Destination Guadeloupe. Ha vinto nella sua classe l’edizione del 2006 ma ha dovuto abbandonare la regata quattro anni fa quando la sua barca è stata colpita da un fulmine che gli è costato un importante lavoro di riparazione e ricostruzione.

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Route du Rhum-Alex Thomson dichiara: “non merito di vincere”

novembre 17, 2018 / Commenti disabilitati su Route du Rhum-Alex Thomson dichiara: “non merito di vincere”

Non solo un grande velista ma anche un vero gentleman, l’inglese Alex Thomson, in piedi sulla sua barca danneggiata, Hugo Boss, ormeggiata in banchina a Guadalupa questa mattina, ai giornalisti assembrati intorno a lui ha detto di non meritare di vincere la Route du Rhum-Destination Guadeloupe.

Alex Thomson, skipper de l Imoca Hugo Boss sur la ligne d arrivee de la Route du Rhum-Destination Guadeloupe 2018 – Pointe a Pitre le 16/11/2018

Thomson era stato in testa sin quasi dall’inizio di questa regata, transatlantica in solitaria da 3,542 miglia, partita il 4 novembre da Saint Malo, e si stava avvicinando all’arcipelago di Guadalupa quando, dormendo più del dovuto, ha lasciato che la sua barca andasse a schiantarsi sugli scogli sulla punta più a nord della isola di Grande Terre.

Per salvare l’imbarcazione dal naufragio il velista di Gosport, in Inghilterra, ha dovuto accendere il motore per tornare in acque più profonde. Nonostante sia riuscito a completare la regata e sia stato il primo della classe IMOCA, che conta 20 concorrenti, a tagliare il traguardo oggi, Thomson ha ricevuto una penalità di 24 ore da parte della giuria per aver usato il motore.

Questo significa non solo che Thomson difficilmente potrà vincere la regata, ma che sarà escluso dalle prime tre posizioni, con Paul Meilhat su SMA – il probabile vincitore – Yann Eliès su UCAR-Saint-Michel e Vincent Riou su PRB che probabilmente concluderanno la regata in un tempo inferiore a quello di Thomson tenendo in conto la penalità.

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Route du Rhum – Lalou Roucayrol si è capovolto

novembre 14, 2018 / Commenti disabilitati su Route du Rhum – Lalou Roucayrol si è capovolto
MULTI50 ARKEMA - SKIPPER LALOU ROUCAYROL (FR)

Lalou Roucayrol (FR) Skipper MULTI50 Arkema – 2018

Lo skipper francese Lalou Roucayrol si è capovolto questa mattina sul suo Arkema Multi 5050 alle 06:30 di UTC / 0730 CET mentre era al quarto posto nella Route du Rhum-Destination Gaudeloupe a circa 1000 miglia a est della Guadalupa.

Roucayrol è sicuro e bene dentro la sua barca. Si è messo in contatto immediato con il suo team di supporto a terra per avvertirlo del suo capovolgimento in un improvvisa e violenta burrasca.

È in corso un piano di salvataggio. Ha accesso al cibo e all’acqua ma ha una comunicazione limitata. Si trova nella fascia degli Alisei con 20-25 nodi di vento orientale.

Francis Joyon su IDEC Sport vince la Route du Rhum 2018

novembre 12, 2018 / Commenti disabilitati su Francis Joyon su IDEC Sport vince la Route du Rhum 2018

Nel finale più serrato da quando è stata istituita nel 1978, il veterano skipper oceanico francese Francis Joyon su IDEC Sport ha vinto l’edizione del 40mo anniversario della regata transatlantica in solitaria Route du Rhum-Destination Guadeloupe da Saint Malo a Pointe-À-Pitre.

01 Arrivo RdR 2018 Francis Joyon IDEC Yvan ZEDDA

01 Arrivo RdR 2018 Francis Joyon IDEC Yvan ZEDDA
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Nel caldo umido della notte caraibica e con un vento leggero, Joyon è scivolato attraverso la linea d’arrivo su IDEC Sport alle 23:21.47 ora locale (04:21.47 ora italiana) mentre all’ultimo il giovane navigatore francese François Gabart su MACIF ha dovuto inghiottire la sconfitta per soli sette minuti e otto secondi.

Questa la conclusione di un finale da infarto per la classe ULTIME, nella classica regata oceanica che ha luogo ogni quattro anni e ha preso il via domenica scorsa al largo di Saint Malo in Bretagna, con un totale di sei classi e 123 skipper in gara.

Alla sua ottava Route du Rhum-Destination Guadeloupe, Joyon, 62 anni, ha stabilito un nuovo tempo record per il percorso di 3,542 miglia nautiche che ha coperto in soli sette giorni, 14 ore e 21 minuti. Questo nuovo record riduce il miglior tempo fatto nella scorsa edizione nel 2014, dal navigatore francese Loïck Peyron con la stessa barca di Joyon ma con il nome di Banque Populaire VII.

Joyon era estasiato finalmente di aver vinto la regata dopo così tanti tentativi, avendo finito secondo nel 2010. “Il rum di Guadalupa è il simbolo della Route du Rhum, che sapore! Dopo così tante tentativi il sapore è ancora migliore,” ha detto, mentre celebrava, ancora a bordo.

“É stato solo un minuto e mezzo prima dell’arrivo che mi sono reso conto che potevo vincere,” ha aggiunto. “Prima dell’ultima strambata François era più veloce di me con il suo Code Zero (vela) e praticamente per tutto il tempo fino alla fine me lo vedevo accelerare e passarmi un’altra volta, perché andava due o tre nodi più veloce.

“Dopo la partenza, poi il passaggio del maltempo e ora questo finale, è stata una regata straordinaria,” ha continuato. “Sono contento per la barca perchè non ci sono altre barche che abbiano vinto la Route du Rhum tre volte. Sono contento anche per il mio team; siamo una piccola squadra ma insieme abbiamo preparato una barca che si è fatta valere fino alla fine in questa Route du Rhum ed è arrivata in un buono stato.”

Joyon ha preso il comando della regata solo alla fine, alla famosa boa di Basse Terre, circa 24 miglia prima della linea di arrivo, mentre lui e Gabart si sono trascinavano lungo la costa ovest di Basse Terre nell’oscurità.

Gabart è stato in testa alla regata dall’inizio in modo quasi continuativo, con Joyon che gli stava alle calcagna attraverso tutto l’Atlantico ma non lo ha mai superato e a volte addirittura è scivolato anche a 150 miglia più indietro. Ma tutto è cambiato quando Gabart ha iniziato a zoppicare con una barca danneggiata che ha sofferto la perdita di un foil e un timone.

A un certo punto nelle ultime due ore di regata Joyon aveva esteso il vantaggio ad oltre tre miglia prima sul suo giovane avversario, ma Gabart si è dimostrato più veloce in un vento molto leggero. A un miglio dal traguardo i due skipper solitari veleggiavano fianco a fianco.

Quando sono arrivati sotto gli occhi delle migliaia di spettatori che li aspettavano è stato come l’epilogo di un thriller accuratamente coreografato. Ma è stato Joyon a far esplodere il tifo quando è suonata la sirena al suo arrivo, prendendosi gli onori della vittoria e passando il traguardo della classe ULTIME, con le più grandi barche in regata.

Quando ha superato il traguardo il veterano Joyon è rimasto immobile per quasi un minuto. Era come se il marinaio tranquillo, riservato e compito non potesse credere di aver finalmente completato la vittoria della sua carriera, più di 30 anni dopo la sua prima partecipazione alla regata conosciuta come la “Regina” delle transatlantiche.

L’enorme folla ha riservato a Joyon un benvenuto particolarmente rumoroso, molti dei presenti essendo cresciuti con la tradizione della Route du Rhum ogni quattro anni e sapendo che l’arrivo della prima barca marca da sempre l’inizio di due settimane di festa a Pointe-À-Pitre. Famiglie e persone di ogni età si sono affollati lungo la costa dal primo pomeriggio per assicurarsi i posti migliori e godersi lo spettacolo.

In una flotta di sei ULTIME, timonati da alcuni dei navigatori francesi di più alto profilo e di maggior successo, Joyon era considerato un outsider. La sua barca è tre tonnellate più pesante del MACIF di Gabart che ha anche l’ausilio dei foil. Ma la sua vita passata a regatare negli oceani e la sua esperienza che lo ha visto stabilire nuovi record hanno completato perfettamente il suo trimarano IDEC Sport sul quale, insieme ad un equipaggio di cinque persone, ha stabilito nel 2017 l’attuale record di 40 giorni per il giro del mondo senza scali.

Le condizioni di tempesta hanno avuto un forte impatto sulla flotta nel Golfo di Biscaglia nelle prime 24 ore della regata con due degli ULTIME più nuovi che hanno dovuto abbandonare la competizione. Banque Populaire IX si è ribaltato il pomeriggio del secondo giorno e lo skipper Armel Le Cléac’h è stato recuperato da un peschereccio spagnolo.

La vittoria di Joyon significa che la straordinaria serie di successi di Gabart si è temporaneamente fermata. Vincitore della Vendée Globe, della Transat Bakerly e della Transat Jacques Vabre in coppia nel 2015, nonché detentore del record per il giro del mondo in solitaria senza scali, Gabart deve aver pensato che un altro trofeo fosse in arrivo.

Ma il determinato Joyon non ha mollato mai. Un personaggio accanitamente indipendente, Joyon è un navigatore solitario che è al massimo della felicità quando è in mare. Ama l’attività manuale che comportano le regate oceaniche e la manutenzione dei sistemi della sua barca, preferendo spesso una semplicità rustica a guadagni meccanici o elettrici.

Nella classe ULTIME in cui, a causa delle elevate velocità e alti carichi, è permessa la consulenza meteo di specialisti a terra, Joyon preferisce un’assistenza minima. Nel 2014 ha fatto affidamento su una singola email ogni mattina e ogni sera. “Una parola o due, un messaggio generico sul suo telefono sono sufficienti per Francis,” sostiene un assistente meteo che ha lavorato con lui in passato.

Lo spagnolo Alex Pella, vincitore della Class40 nel 2014, era nell’equipaggio di Joyon che ha fatto il record del giro del mondo nel Jules Verne Trophy e adora l’approccio di Joyon, che contrasta con quello di Gabart fondato su grande team, grande budget e grandi ambizioni.

“Ragazzi come François Gabart sono venuti fuori da grandi campagne di allenamento e hanno sempre fatto in modo di avere il meglio di tutto, invece Francis ha imparato tutto da solo,” spiega Pella. “Ma nonostante sia della vecchia scuola, ama tutta la tecnologia di queste barche e ama ascoltare e imparare. Ama l’attrezzatura, le vele e tutto quello che riguarda i foil. Da solo 40 anni fa ha costruito barche da zero con le proprie mani e ha navigato ovunque nei Caraibi e intorno al mondo.”

Pella ha aggiunto: “Il suo team è sua figlia e suo figlio sono un paio di amici.
Confrontatelo con MACIF e Gitana, con squadre di ingegneri e preparatori, Francis fa tutto da solo o con la sua famiglia e i suoi amici.”

Con i primi due posti ora assegnati, l’attenzione si concentra sul resto della flotta, e su chi si aggiudicherà l’ultimo posto del podio della classe ULTIME tra Romain Pilliard and Thomas Coville. Nel frattempo, le cinque rimanenti classi hanno tutto da giocarsi, con i Multi50 al momento attesi a Guadalupa mercoledì.

I tempi di Francis Joyon su IDEC Sport
Ha tagliato il traguardo alle 04h21’47” ora italiana
(23h21’47” ora locale a Guadalupa)
Comcludendo il percorso in 7jours 14h 21mn 47sec (nuovo record)
Migliorando il precedente record detenuto da Loïck Peyron di 46 minuti e 45 secondi
4367 miglia percorse a una velocità media di 23,95 nodi

I tempi di François Gabart su MACIF.
Ha tagliato il traguardo alle 04h28’55” ora italiana
(23h28’55” ora locale a Guadalupa)
Comcludendo il percorso in 7 giorni 14 ore 28 minuti 55 secondi
Scarto con il vincitore, IDEC Sport : 7 minuti 8 secondi
4281 miglia percorse a una velocità media di 23,46 nodi

Info su www.routedurhum.com