Barca a vela incagliata a San Felice Circeo
Il solito problema degli ingressi dei porti in Italia, che spesso a causa delle mareggiate tendono ad insabbiarsi, magari per cause naturali o proprio perché mal progettati e concepiti. Ingressi che poi non vengono dragati per cattiva volontà politica, mancanza di soldi, intoppi burocratici.
La notizia, che pubblico perché se qualcuno decide di passare da quelle parti magari gli torna in mente e ci pensa un po’ su…
Una barca a vela di 13 metri con quattro francesi a bordo si è incagliata a causa della barra sabbiosa in ingresso al porto turistico di San Felice Circeo.
L’armatore, che aveva comprato la barca solo pochi giorni prima nei Balcani ed era diretto a Montecarlo, aveva scelto di fare la sosta a causa del maltempo.
Nessun ferito tra i membri dell’equipaggio ma sembra che la barca abbia subito gravi danni. Sul posto sono intervenuti i militari dell’ufficio locale marittimo della Capitaneria di porto di San Felice Circeo.
Recentemente a San Felice Circeo quattro persone erano rimaste ferite a causa dello scontro tra due barche.
Ti incagli, distruggendo una barca, a St. Brandon, forse è pure colpa tua, e resti un fico; lo fai a S. Felice, forse non è neanche colpa tua, sei un povero sfigato.
Dipenderà da Brendano e da Felice?
io però non ho detto che quello incagliato a San Felice è uno sfigato eh.
Me ne guardo bene dal farlo
No, non l’hai detto, però uno che, con tutta la prudenza e l’attenzione del caso, finisce in una secca non segnalata all’imbocco di un porto (in quello che si ritiene essere un paese civile) con una barca appena comprata, cos’altro è?
NB – chiariamo una cosa: a Roma, sfigato vuol dire sfortunato, al limite disgraziato, o un perdente, senza implicazione di un giudizio morale.
Certo, a meno che non fosse privo di documenti nautici adeguati, e/o impossibilitato a contattare la CP – ma anche in questo caso, un proverbio romanesco dice “l’ora der fregnone vie’ pe’ tutti” (un esempio su tutti, Moitessier ha perso 3 barche, non una): solo che in quel momento ad alcuni va bene, mentre altri ci rimettono le penne.
C’est la vie, come dicono.