Catamarano finisce su una barriera corallina non segnalata dalle carte Navionics

luglio 29, 2017 | By Mistro
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Il 18 luglio 2017 Tanda Malaika, un catamarano Leopard 46, è finito su un reef a Huahine, Isole della Società. Lo skipper Danny Govatos stava monitorando la carta Navionics e la profondità quando quest’ultima improvvisamente è passata da 180 a 0 piedi. La carta Navionics non aveva mostrato una barriera corallina. A bordo del Cat c’erano i sei membri della famiglia Govatos: Danny, sua moglie Belinda e i loro figli Jude, Mycah, Aidan e Emma.

“Abbiamo tutti sentito che Tanda Malaika colpiva violentemente la barriera corallina”, ha scritto Belinda nel suo blog. “Onde massicce [riportate da otto a 10 piedi] alzavano lo scafo di sinistra a un angolo di 75 gradi e poi sbattevano con una forza incredibile facendolo tornare sulla barriera.

Fortunatamente tutta la famiglia è stata salvata – in due viaggi – da un elicottero della Marina francese. Ci sono numerose foto drammatiche del salvataggio notturno sul loro sito web, foto che rendono quanto sia stata caotica e pericolosa la situazione.

Quando la famiglia era al sicuro, due membri della Marina francese hanno chiesto cosa era successo. Belinda ha detto loro che avevano colpito una barriera corallina che non appariva sul loro cartografico. Belinda riferisce che i francesi hanno chiesto se avessero utilizzato un cartografico Navionics.

“Quando ho detto Sì”, ha scritto Belinda, uno di loro ha scosso la testa e detto che almeno cinque barche l’anno che usavano le carte Navionics sono finite su quelle barriere.

Belinda è stata portata ad una grande mappa sul muro e le è stato chiesto se un luogo specifico era dove il Catamarano si era arenato. Belinda ha detto che, al meglio delle sue conoscenze, il posto era quello. Le sono stati quindi mostrati due posti sulla mappa, uno dove Tanda Malaika si era arenato, e un secondo punto, tra loro, dove la maggior parte dei naufragi si era verificata.

La famiglia Govatos, aveva investito quasi tutto i loro risparmi nella barca, che avevano acquistato due anni fa ai Caraibi per girare il mondo e fare lavori umanitari. Inizialmente avevano un’assicurazione ma riferiscono che quando sono arrivati alle Galapagos, la loro compagnia di assicurazione li ha lasciati, sostenendo che non avevano abbastanza esperienza.

Oggi quasi tutti i paesi chiedono che l’armatore si faccia carico di rimuovere gli inquinanti e il relitto. Purtroppo Tanda Malaika non è recuperabile e deve essere rimorchiato in acque profonde e affondato. Ma anche questo ha un costo, la società che se ne occupa costa $ 5.000 all’ora e non si muove finché non riceve un deposito di 25.000 dollari, si stima che l’intero lavoro possa costare 75.000 dollari.

Via | www.latitude38.com

Comments: 1

  1. ale ha detto:

    mi spiace tantissimo per loro…purtroppo non è l’unico posto in cui le mappe GPS non sono affidabili.
    la tecnologia aiuta, ma non è infallibile. In altri posti in cui i reef la fanno da padroni si naviga solo di giorno e praticamente a vista, con una bibliografia specifica come riferimento…chi ha navigato a San Blas lo sa bene

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