Contrordine!!! Niente elettrocardiogramma per ottenere il certificato

agosto 20, 2013 | By Mistro
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gazzetta ufficialeGiusto la settimana scorsa il sito federvela dava notizia dei nuovi esami medici per ottenere la tessera FIV, a quanto pare – per non gravare cittadini e Serivzio Sanitario Nazionale di ulteriori e onerosi accertamenti e certificazioni (si son svegliati) – l’obbligo di ulteriori accertamenti come l’elettrocardiogramma resta a discrezione del medico che redige il certificato.

A noi forse non toccherà più l’elettrocardiogramma ma a qualcuno bisognerebbe far fare un elettroencefalogramma, vedi mai che risultasse piatto.

La notizia in dettaglio: Durante la seduta della Camera del 9 agosto 2013 il “Decreto Fare” 69/2013 ha subito alcune significative modifiche: sono state infatti aggiunte nuove disposizioni riguardanti le certificazioni sanitarie previste dal recente Decreto Balduzzi. In particolare, all’art. 42-bis, viene soppresso l’obbligo di certificazione per l’attività ludico motoria e amatoriale, e viene lasciata facoltà ai medici certificatori (Medici e Pediatri di famiglia ) di stabilire se, in base ai dati anamnestici e alla situazione clinica del soggetto, è necessario o meno eseguire l’elettrocardiogramma.

Di seguito si riporta lo stralcio dell’art. 42 bis (Ulteriore soppressione di certificazione sanitaria)

1 – A fine di salvaguardare la salute dei cittadini promuovendo al pratica sportiva, per non gravare cittadini e Serivzio Sanitario Nazionale di ulteriori e onerosi accertamenti e certificazioni, è soppresso l’obbligo di certificazione per l’attività ludico -motoria, giovanile e amatoriale prevista dall’art. 7 comma 11 del DL 13 settembre 2012 n. 158 convertito con modificazioni, dalla Legge 8 novembre 2012 n. 189 e dal Decreto del Ministero della Salute 24 aprile 2013 (Legge Balduzzi), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 169 del 20 luglio 2013.

2- Rimane l’obbligo l’obbligo di certificazione presso il medico o pediatra di base per l’attività sportiva non agonistica. Sono i medici o i pediatri di base attualmente a stabilire dopo anamnesi e visita se i pazienti necessitano di ulteriori accertamenti come l’elettrocardiogramma. Sulla base di tali disposizioni, il certificato medico FIV per attività velico sportiva ( certificato non agonistico, di tipo A ) non dovrà necessariamente prevedere l’esecuzione dell’elettrocardiogramma, che potrà essere richiesto dal Medico certificatore, in modo del tutto analogo a quanto era previsto in passato per gli esami complementari, sulla base di dubbio diagnostico o sospetto clinico. Pertanto le ultime disposizioni di legge riportano la normativa dei certificati medici FIV a quanto vigente prima dell’entrata in vigore del Dectreto Balduzzi.

Via | Federvela

Comments: 2

  1. luca ha detto:

    Ma io mi chiedo…. con tutte le grane vere ed i problemi che abbiamo come stato, i nostri brillanti governatori perdone tempo con queste c~&%*ate? Bha!

  2. gian ha detto:

    Con l’ememdamento del FARE si è persa una importanta occasione per fare prevenzione. Leggete cosa ha fatto Il Bambino GEsù e poi da Dirigenti e da Genitori decidete il da farsi.
    Giusto per stare in tema di prevenzione con l’elettrocardiogramma. Una notizia che dovrebbe far riflettere.
    Santa Marinella, 21 maggio 2013 – Anomalie riscontrate nel 5,73% di bambini sottoposti a indagine elettrocardiografica. Il 4,3% affetto da alterazioni minori; l’1,43% da anomalie maggiori. Tutti i piccoli con alterazioni importanti non sapevano di avere problemi cardiaci. Sono i dati emersi dallo screening effettuato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nelle scuole materne ed elementari del Comune di Santa Marinella, con il coinvolgimento di 695 piccoli tra i 3 e i 10 anni.

    Sottoposti a controlli elettrocardiografici (per il 90% si è trattato della prima volta), su 30 bambini sono stati rilevati piccoli problemi come i disturbi minori della conduzione cardiaca o l’extrasistolìa, mentre 10 bambini su 695 sono risultati affetti da anomalie più importanti come la preeccitazione ventricolare, l’intervallo QT lungo, il Pattern di Brugada. Categoria di anomalie, quest’ultima, che in una ridottissima percentuale può condurre alla morte improvvisa.

    Il progetto messo in campo dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con il Comune di Santa Marinella per combattere la morte improvvisa, è stato condotto per quattro settimane nelle scuole comunali Pyrgus, Vignacce e Centro. Lo screening è stato effettuato da un team altamente specializzato – composto da tre aritmologi pediatri, un tecnico di cardiologia e una coordinatrice – messo a disposizione dall’Unità Operativa Complessa di Aritmologia Pediatrica di Palidoro diretta dal Dott. Fabrizio Drago.

    “Lo screening elettrocardiografico è un importante strumento di prevenzione, perché in grado di identificare precocemente patologie cardiologiche a volte rare e gravi” spiega il direttore sanitario del Bambino Gesù, Dott. Massimiliano Raponi. “La collaborazione con il mondo della scuola è di grande aiuto per aumentare l’attenzione e la cultura dei Bambini e delle Famiglie verso il miglioramento continuo della qualità della cure. Per questo, pensiamo che partecipare allo screening oltre a migliorare la prevenzione delle patologie cardiologiche permette a Bambini e Genitori di acquisire uno sguardo più consapevole verso la tutela del proprio benessere, e costituirà quindi una risorsa per gli anni a venire”.

    “Lo screening effettuato già nella prima e seconda infanzia – spiega il Dott. Fabrizio Drago- permette di individuare quelle alterazioni tipiche delle sindromi aritmogeniche a rischio di Morte Improvvisa in una fase della vita in cui i sintomi raramente si manifestano”.
    “Nei casi selezionati, quindi – continua Drago – possono essere avviati trattamenti specifici che impediscono la comparsa dell’espressione sintomatologica di tali alterazioni, di cui anche la morte improvvisa fa parte. E’ importante sottolineare – conclude – che più del 90% dei bambini della scuola materna fosse al suo primo esame elettrocardiografico e che il 100% di quelli a cui siano state rilevate delle alterazioni importanti, non era a conoscenza di esserne affetto”.

    “Il progetto nasce dalla cooperazione tra l’Ospedale e le Istituzioni con l’intento di effettuare opera di prevenzione in ambito sanitario – spiega il Responsabile delle sedi di Palidoro e Santa Marinella, Dott. Alessio Calandrelli. “La realtà di Santa Marinella – continua – ci ha permesso di sperimentare un modello organizzativo di screening su un campione ridotto di popolazione così da individuare più facilmente quelle problematiche e criticità che, una volta risolte, potrebbero permettere l’esportazione del modello a realtà più grandi

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