La turbina di marea Sabella D10 hackerata
A causa di un attacco da parte di hacker la turbina di marea Sabella D10 lo scorso ottobre è stata inoperativa per due settimane.
Un computer che permetteva di controllare il modulo di controllo della turbina tramite un collegamento satellitare è diventato improvvisamente inutilizzabile perché cifrato.
Conseguenza di questo atto di pirateria moderna: 2 settimane di interruzione della produzione di energia elettrica e una richiesta di riscatto di 4.000 euro.
La società Sabella però non ha pagato un centesimo, preferendo sostituire la parte del computer hackerata.
La notizia non è tanto l’atto di pirateria con conseguente richiesta di riscatto. La notizia vera è che i franzosi hanno un impianto idrocinetico che produce il 15% del fabbisogno elettrico dell’isola di Ouessant ed entro il 2020, la società che gestisce prevede di aggiungere altre tre turbine, più potenti, tanto da fornire tra il 50 e il 70% della domanda di energia elettrica dell’isola.
Comments: 0