Volvo Ocean Race 2014-15 – Leg 1 – Day 9

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ottobre 20, 2014
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Per la prima volta dalla partenza della prima tappa della Volvo Ocean Race, ieri la flotta dei sette Volvo Ocean 65 ha preso strade diverse. I team, infatti, hanno approcciato con rotte differenti l’arcipelago di Capo Verde, salvo poi ritrovarsi tutti di nuovo in gruppo, o perlomeno con distanze misurabili in solo qualche decina di miglia. Dopo nove giorni di regata la lotta in Atlantico resta serrata e c’è il prossimo, difficile, ostacolo da superare: le calme equatoriali, un vero rompicapo per i navigatori.

October 19, 2014. Ian Walker wondering if the Northern route around the Cape Verde Islands will pay out during sunrise on Leg 1 onboard Abu Dhabi Ocean Racing.

October 19, 2014. Ian Walker wondering if the Northern route around the Cape Verde Islands will pay out during sunrise on Leg 1 onboard Abu Dhabi Ocean Racing.
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October 19, 2014. Ian Walker wondering if the Northern route around the Cape Verde Islands will pay out during sunrise on Leg 1 onboard Abu Dhabi Ocean Racing.

L’arcipelago di Capo Verde, a guardare la cartografia elettronica, pareva una enorme calamita. Tutti e sette gli equipaggi puntavano la prua verso il gruppo di isole dell’Atlantico, ma con un dubbio: da dove passare? Sopra, sotto o in mezzo? Infine sono state tre le barche che hanno deciso di andare a sud, passando nel canale fra le isole sopravento e sottovento. Il gruppetto era guidato dall’equipaggio franco/cinese Dongfeng Race Team, prontamente ripresosi dalla rottura del timone occorsa sabato e presto ritornato in corsa, seguito dagli spagnoli di Mapfre e dai danesi di Team Vestas Wind, distanziati di pochissimo.

Il quartetto che invece ha optato per il nord era capitanato da Abu Dhabi Ocean Racing tallonato dagli olandesi di Team Brunel, con i giovani di Team Alvimedica e l’equipaggio femminile di Team SCA che anche sceglievano questa rotta più conservativa. Si è comunque trattato di una scelta dettata dalle condizioni meteo presenti in zona, e dall’effetto “Venturi” che si crea quando il vento si incanala fra le isole e aumenta di intensità. Le isole di Capo Verde, inoltre, sono particolarmente alte, con montagne che raggiungono i 3.000 metri di altezza e creano zone di ridosso notevoli. Secondo il navigatore di Team Alvimedica, Will Oxley, l’effetto delle alture può arrivare a farsi sentire fino a 100 miglia di distanza.

Scontro tra imbarcazioni al Circeo, 4 feriti

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ottobre 20, 2014
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L’incidente è avvenuto questa mattina intorno alle 6.30 al largo del promontorio del Circeo in località Torre Paola.

incidente mare circeo

Per cause ancora in corso di accertamento una barca a motore di 19 metri con a bordo un cittadino australiano ed una barca a vela di 10 metri sulla quale navigavano 4 persone di Salerno si sono scontrate.

I quattro a bordo della barca a vela sono stati immediatamente soccorsi dallo skipper della barca a motore, che dopo averli tratti a bordo ha raggiunto il porto di San Felice dove poi sono intervenuti i sanitari del 118.

Due dei feriti sono stati trasportati presso l’ospedale Goretti di Latina mentre gli altri due presso il nosocomio di Terracina. Sul posto sono intervenuti gli uomini della capitaneria di porto di Gaeta insieme ai colleghi di Terracina.

[aggiornamento] Grazie a snipeout e al forum Amici della vela scopro che la barca a vela è uno Zuanelli 34 e durante il w.e. era ormeggiato ai transiti di Cala Galera. La barca l’avevano comprata solo due giorni prima e la stavano trasferendo a Salerno.

Realizzi il sogno di comprarti una barca a vela e proprio mentre la stai portando a casa BOOM!

che brutta storia

Veleziana 2014 – Classifiche e Foto

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ottobre 20, 2014
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Dopo la Venice Hospitality Challenge Pendragon Alilaguna di Fabio Sacco, con al timone Enrico Zennaro, si aggiudica anche la Veleziana 2014.

VENEZIA 19.10.2014 REGATA VELEZIANA photo Matteo Bertolin/CDV

VENEZIA 19.10.2014 REGATA VELEZIANA photo Matteo Bertolin/CDV
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VENEZIA 19.10.2014 REGATA VELEZIANA photo Matteo Bertolin/CDV

Secondo Illyteca di Marino Quaiat timonato da Adriano Condello, già secondo all’ultima Barcolana. Terzo Idrusa Brinmarshop di Paolo Montefusco, che ha guidato la prima parte della regata ed è rimasto vittima della parte più tattica del percorso alla stretta del forte di S. Andrea.

La Veleziana è caratterizzata da una prima parte la corsa dal mare aperto di fronte al Lido con successivo rientro in laguna con un passaggio tatticamente decisivo al forte di S. Andrea, dove un consistente buco di vento e una forte corrente contraria hanno compattato la flotta e rimescolato le posizioni. Infine la lunga passeggiata attraverso Riva degli Schiavoni per raggiungere il bacino S. Marco.

Al via Illyteca e Fanatic scelgono la barca comitato mentre Idrusa, Pendragon, Ancilla Domini Prosecco Doc di Mauro Pelaschier e il Moro di Venezia di Claudio Carraro prediligono il pin. Sono proprio questi a presentarsi per primi alla bocca di porto del Lido. Superlativa fino al Lido la prova di Margherita di Pietro Burello e dei giovani di Arkanoé di Sergio Caramel, che poi verranno superati dal nuovissimo Adriatica di Piero Paniccia e da un ottimo Boomerang di Nicolò Scarpa.

Venice Hospitality Challenge 2014 – Vince Pendragon

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ottobre 19, 2014
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Pendragon (Hilton Molino Stucky Venice), il maxi timonato dal campione chioggiotto Enrico Zennaro, con un equipaggio veneziano, vince una prima edizione del Venice Hospitality Challenge baciata dal sole e un vento di levante di 6 nodi.

Venice Hospitality Challenge 2014 01

Venice Hospitality Challenge 2014 01
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Al secondo posto Idrusa (JW Marriott Venice Resort & Spa) di Paolo Montefusco, che dopo un’ottima partenza e una bolina al comando ha perso la prima posizione a favore dei veneziani. Terzo Ancilla Domini (Hotel Ca’ Sagredo) con al timone Mauro Pelaschier. Quarto Team Sistiana (Belmond Hotel Cipriani) con al timone Alberto Leghissa.

Quinto Kiwi (The St. Regis San Clemente Palace) skipper Andrea Pesaresi, sesto il Moro di Venezia (The Gritti Palace, un hotel Luxury Collection) con al timone Claudio Carraro e settimo Chica Magnum (Hotel Danieli, un hotel Luxury Collection) skipper Michele Cinquepalme, il team di sole donne.

È stata una regata regolare, partita puntuale davanti alla Marittima alle 14.45 dopo un conto alla rovescia di cinque minuti reso più spettacolare dai getti d’acqua spruzzati da due rimorchiatori Panfido. L’avvincente prima bolina fino alla boa davanti alle Zitelle, poi il doppio bastone in Bacino San Marco che ha permesso ai maxi di issare il gennaker. Infine l’arrivo con il vento in poppa e vista San Marco nel Canale dell’Orfano.

La partenza della Rolex Middle Sea Race 2014

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ottobre 18, 2014
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Rolex Middle Sea Race 2014 01

Rolex Middle Sea Race 2014 01
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E’ partita oggi una delle grandi classiche del Mediterraneo, la Rolex Middle Sea Race, 608 miglia di regata con partenza e arrivo da Malta dopo aver circumnavigato la Sicilia.

La trentacinquesima edizione vede battere anche una volta il record di iscritti, 122 da 24 paesi, imbarcazioni da 9.5 a 30 metri.

Più di trenta gli equipaggi italiani.

Per seguire la regata www.rolexmiddlesearace.com – Photo Credit: Rolex/Kurt Arrigo

Un Contender in comodato gratuito per un anno

La classe Contender Italia mette a disposizione in comodato gratuito per un anno di chi lo volesse degli scafi completamente attrezzati e pronti a regatare. Uniche condizioni essere un timoniere under 30 e partecipare ad almeno tre regate, di cui due nazionali.

cantender locandina

Classe Internazionale riconosciuta dalla Federazione Internazionale dal 1968, il Contender è un singolo leggero, veloce e altamente spettacolare.

La barca, di origine australiana, è dotata di trapezio per compensare la potenza sviluppata dalla grande randa. Nel mondo ne sono state costruite circa 2.400 che navigano in 17 paesi.

www.contender.it

Volvo Ocean Race 2014-15 – Leg 1 – Day 7

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ottobre 18, 2014
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A una settimana dalla partenza, la flotta della Volvo Ocean Race 2014/15 sta navigando lungo la costa africana, e ha coperto poco più del 20% del percorso verso Città del Capo.

October, 2014. Leg 1 onboard Abu Dhabi Ocean Racing.

October, 2014. Leg 1 onboard Abu Dhabi Ocean Racing.
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October, 2014. Leg 1 onboard Abu Dhabi Ocean Racing.

Il gruppo di testa è ancora molto compatto e si assiste a una lotta di strambate per posizionarsi al meglio e guadagnare miglia preziose per far rotta più a ovest, verso le calme equatoriali prima e verso il cancello di Fernando di Noronha poi.

Ma navigare sotto costa comporta anche dei rischi. I franco/cinesi di Dongfeng Race Team, che avevano mantenuto la testa della flotta fin dal mattino di giovedì 16 ottobre, nella notte hanno urtato un oggetto non identificato e rotto un timone, cedendo la leadership ad Abu Dhabi Ocean Racing.

“Erano le 2.10 UTC (le quattro ora italiana), al timone c’era Thomas (Rouxel) e abbiamo urtato qualcosa.” Così comincia il racconto dell’Onboard reporter di Dongfeng Race Team Yann Riou dell’incidente occorso alla barca franco/cinese. “L’impatto è stato violento. Non sappiamo cosa fosse. Abbiamo controllato il timone sopravento, abbiamo controllato la chiglia. Poi ci siamo resi conto di non avere più il timone sottovento, abbiamo verificato che non ci fossero vie d’acqua. Dieci minuti dopo, abbiamo strambato. Avevamo due opzioni: installare il timone di rispetto, oppure rimuovere quello che era rimasto del vecchio e sostituirlo con un nuovo. Abbiamo deciso di fare così. Abbiamo preparato il timone, abbiamo arrotolato la vela di prua, l’abbiamo ammainata e abbiamo ammainato anche la randa. Proprio in quel momento abbiamo visto Abu Dhabi Ocean Racing che ci passava vicino… Thomas ha indossato la muta e si è tuffato in acqua. Kevin (Escoffier) era nel compartimento di poppa e il resto dell’equipaggio in coperta. Abbiamo rimosso ciò che era rimasto del vecchio timone e posizionato quello nuovo. Poi abbiamo issato di nuovo le vele, e ora facciamo venti nodi di velocità.” Lo skipper Charles Caudrelier ha detto: “Non è facile accettare queste cose, quando succedono. Siamo tutti dispiaciuti. Non abbiamo ancora ricevuto il report delle posizioni ma ovviamente sappiamo che Abu Dhabi adesso è davanti. Pensiamo che anche gli spagnoli ci abbiano passato, degli altri non sappiamo. Non sembra giusto, ma non ci possiamo fare niente…”

Comanche – Un mostro nato per macinare record

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ottobre 18, 2014
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Il Comanche è un 100 piedi commissionato da Jim Clark, ex proprietario di Silicon Graphics e Netscape, al cantiere Hodgdon Yachts. Lo skipper è Ken Read, ex Puma e presidente Noth Sails group.

comanche-01

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E’ stato progettato da Guillaume Verdier in collaborazione con VPLP Design senza pensare al rating ma esclusivamente in funzione della velocità.

Lo skipper Ken Read ha detto:

Comanche è stato progettato e costruito con due obiettivi in mente: in primo luogo, cercare sempre di vincere in tempo reale e secondo, battere record, quando il meteo collabora. Infatti, all’ufficio progettazione, Verdier e VPLP, è stato detto espressamente che se questa barca non è la barca col peggior rating della storia (IRC o ORR) hanno fallito.

Un mostro in carbonio votato a macinare record e line honours in tutte le grandi classiche d’altura, a partire dalla prossima Sydney-Hobart.

A memoria mia l’ultimo che era partito con ambizioni di cotanto livello strombazzate ai quattro venti era il 100 piedi Virgin Money, ex Speedboat, con il quale Richard Branson tentò di battere il record di traversata Atlantica su monoscafo. Dovette desistere quando il coso iniziò a sgretolarsi sotto il peso della velocità e di un Atlantico particolarmente burrascoso.

Non molto fortunata come barca, la Speedboat. Comanche 12

Matteo Miceli parte per il Giro del Mondo in autonomia energetica e alimentare

Domenica 19 ottobre 2014 Matteo Miceli, già dententore di due record di traversata atlantica in barca a vela, partirà da Riva di Traiano per farvi ritorno dopo aver circumnavigato il mondo in solitario sul suo Este 40, barca pensata e attrezzata per portare a termine questa impresa in totale autonomia energetica, idrica e alimentare.

miceli giraglione

Matteo Miceli ha infatti imbarcato due galline (per le uova fresche), un orto biologico, pannelli solari calpestabili, generatori eolici, due idroturbine a immersione e nessun combustibile fossile.

La rotta è quella classica e prevede di coprire circa 28 mila miglia doppiando il Capo di Buona Speranza, Capo Lewinn e Capo Horn, circumnavigando quindi l’Antartico, la differenza è che partirà direttamente da Roma e dovrà farsi la tratta mediterranea con uscita – e dopo aver fatto il giro – rientro attraverso lo stretto di Gibilterra.

E’ possibile seguire l’avventura di Matteo passo passo attraverso il tracker e su www.matteomiceli.com

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Open 60 con i foil al prossimo Vendée Globe?

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ottobre 17, 2014
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Durante l’assemblea generale della classe IMOCA che ha avuto luogo a Nantes Mercoledì 15 ottobre sono state prese due importanti decisioni: i foil sono ammessi e le regole non verranno cambiate prima della fine del prossimo Vendée Globe.

Hugo Boss 2014

Votando in favore del NON cambio delle regole la classe ha scelto di lasciare piena libertà su scafi e appendici (mentre alberi e chiglie sono standardizzati) quindi i foil sono tecnicamente ammessi.

Questo non significa che i foil vengano adottati in massa dalla flotta (e non è neanche scontato che verranno installati sugli scafi di nuova costruzione) e difficilmente vedremo gli Open 60 IMOCA volare come dei Moth… ma i foil, se adottati, potrebbero portare a un “alleggerimento” degli scafi sull’acqua con incrementi delle prestazioni che al momento sono difficilmente misurabili.

Via | www.vendeeglobe.org