L’esclusione vela da Tokio 2020 è colpa delle federazioni

febbraio 4, 2015 | By Mistro
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Geoff Holt, persona disabile molto attiva nella vela paralimpica e non di cui più volte mi è capitato di scrivere in passato, ha pubblicato una lettera aperta nella quale chiede all’IPC (International Paralympic Committee) le motivazioni che hanno portato all’esclusione della vela dalle Paralimpiadi di Tokio 2020, quali membri dell’IPC hanno votato in favore dell’esclusione, se esiste possibilità di appello.

lettera geoff holt 02

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L’IPC gli ha prontamente risposto di aver dato all’IFDS / ISAF diverse occasioni per dimostrare che la vela aveva i requisiti minimi regolamentari di ammissibilità, occasioni che sono state tutte disattese/ignorate. L’IPC dice inoltre che il voto è stato unanime e la decisione non è appellabile.

Ora forse IFDS (International Association for Disabled Sailing) e ISAF (international sailing federation) dovrebbe spiegare perché non si sono attivate per dimostrare che il nostro sport ha i requisiti o peggio perché non sono riuscite a svilupparlo al punto da avere nemmemo il minimo standard?

Qualcuno deve essere ritenuto responsabile e dovrebbe pagare per quella che all’interno del movimento è considerata una vera e propria catastrofe.

Via | www.facebook.com

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