La storia di J-lag, J24 recuprato dal fondo del Garda e ora al Mondiale

agosto 3, 2018 | By Mistro
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“Il giorno della Venti East Coast Race, regata organizzata dallo YC Verona con lo YC Torri, il lago era spazzato da un vento fortissimo. J-lag ha scuffiato ed effettuato un giro su sé stesso di 360 gradi. Per questo si è riempito d’acqua ed è affondato con la randa issata. Due dei quattro giovani a bordo, Tommaso e Giulia, hanno raggiunto la riva dopo circa un’ora di nuoto, mentre gli altri due, Andrea e Marta, dopo una lunga nuotata, sono stati soccorsi da Federico De Iseppi con il suo motoscafo. Ed è così, con la vela ancora armata, che i Volontari del Garda (coordinati da Mauro Fusato), grazie alla loro motovedetta Volga 2026 dotata di uno speciale apparecchio sonar, hanno individuato J-lag adagiato sul fondo.

Le operazioni di individuazione e recupero dell’imbarcazione sono state seguite dall’ingegner Luca Brighenti, già presidente del Circolo Nautico Brenzone, di cui è tutt’ora consigliere: “Mi sono impegnato nell’organizzazione di questo recupero perché Andrea Fronti è un’amica e una grande appassionata di vela e tiene molto alla sua barca. L’inabissamento di J-lag è stato un duro colpo per lei. Qualche giorno dopo l’incidente mi sono messo in contatto, tramite l’amico Ennio Gandini, con i Volontari del Garda per vedere se era possibile individuare la barca. Dopo aver raccolto informazioni sul probabile punto di affondamento insieme agli amici Luca Veronesi e Alessandra Residori, il 16 agosto mi sono trovato sul posto con i Volontari del Garda per l’individuazione del J24. Dopo un paio di tentativi il sonar ha individuato la sagoma di una barca: il rov ha confermato che si trattava del J-lag! Era a metà strada tra Torri e Pai ad una distanza di 800 metri dalla costa Veronese, adagiato ad una profondità di 250 metri! A quel punto sono iniziati i vari interrogativi e preparativi per il recupero dell’imbarcazione. Da un lato c’era la grande voglia di tentare una simile operazione, dall’altra i dubbi legittimi di mettere a repentaglio un’attrezzatura molto importante e costosa vista la notevole profondità. Dopo alcuni rinvii dovuti alla messa a punto dell’attrezzatura, è stata fissata la data del 4 novembre per il tentativo di recupero. E così il 4 mattina, dopo aver adeguatamente ancorato il Volga 2026, i Volontari del Garda, Paolo, Valerio, Ennio, Stefano, Omar, Enrico, Giancarlo coordinati da Marco Fusato, hanno iniziato le operazioni di recupero. Il J24 era adagiato sul fondo in perfetta verticalità; aveva issata la randa e pertanto i Volontari del Garda avevano già deciso in precedenza di agganciare la cima per il recupero allo strallo di prua. La delicata operazione di aggancio della cima è stata eseguita in due fasi distinte, tramite l’ausilio del rov pilotato dal bravissimo Mauro. Una volta ultimata questa difficile fase, si è provveduto al recupero tramite l’argano montato a bordo del Volga 2026. La fase iniziale è stata particolarmente delicata in quanto bisognava “staccare” la barca dal fondo limoso del lago. La paura era quella che lo strallo di prua non reggesse lo sforzo vanificando tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Con molta professionalità e calma i Volontari del Garda hanno eseguito questa delicata operazione. Una volta staccata dal fondo, la barca è stata tirata in superficie dall’argano in venti interminabili minuti. Raggiunta una quota di circa 20 metri dalla superficie, sono entrati in azione i sub del Nucleo Sommozzatori GVG. Dopo aver assicurato il J24 con una seconda cima di sicurezza, hanno predisposto i palloni di sollevamento che, una volta gonfiati, hanno portato di nuovo alla luce il J-lag dopo 90 giorni! Che dire: una giornata superemozionante soprattutto sotto il profilo umano. Vedere l’emozione, la gioia e la soddisfazione dipinta sul viso dei miei compagni d’avventura Andrea, Tommaso, Ezio e dei bravissimi e professionali membri del Volga 2026 Mauro, Paolo, Valerio, Ennio, Stefano, Omar, Enrico e Giancarlo è stata un’esperienza unica che rimarrà nei miei ricordi più belli. Grazie a tutti !” Il video…

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