Tag name:cristian pilo

Escapist 24 – Un progetto di Cristian Pilo

Il progetto Escapist 24 nasce in poche settimane, in questo strano e drammatico periodo di primavera 2020, tra lockdown e pandemie, dall’input di un costruttore dell’Alto Adriatico alla ricerca di un progetto di medie dimensioni che potesse muoversi in crociera a cavallo tra mare e ambienti lagunari in agilità, per esplorare questi straordinari habitat con una famiglia a bordo in relax.

Escapist 24 Cristian Pilo 01

Escapist 24 Cristian Pilo 01
Immagine 1 di 13

I requisiti erano quindi un pescaggio ridotto (o riducibile facilmente “al volo”), e sempre “al volo” la possibilità di buttare giù l’albero per poter passare sotto un ponte, e risollevarlo subito dopo, prestazioni a vela oneste, ma una barca corsaiola non era uno dei target del progetto.

L’Escapist 24 risponde inoltre alla voglia di disegnare qualcosa dal look classico, se pure tenendo delle linee d’acqua abbastanza attuali. La barca doveva essere costruibile al 100%, rig compreso, e per la motorizzazione abbiamo da subito optato per una soluzione molto razionale come costi/benefici: un pozzetto a poppa in grado di ospitare un fuoribordo sino a 10 HP (per combattere correnti di marea e prolungate bonacce lagunari); abbiamo preferito evitare costosi e pesanti motori entrobordo e tutti gli impianti correlati, confidando nella robustezza e affidabilità dei piccoli FB attuali.

Gli interni

(altro…)

L’impronta ecologica nelle costruzione di barche

Rilancio, tradotto in italiano, un articolo pubblicato in inglese su Modernwoodenboat.

“Ma come fai a promuovere la costruzione di barche in legno, nel 2017, con le foreste che stanno scomparendo, l’impatto ecologico dei tuoi progetti è devastante”

oh, davvero ?

Allarghiamo un po’ lo sguardo.

Le alternative: nel mio range di progetti (20-35 piedi, 6-10 metri) ci sono due realistiche alternative alle costruzioni in legno & epoxy

Leghe di alluminio: questa è una ottima scelta, e ci permetterebbe di usare alluminio riciclato, in teoria… nella pratica quotidiana mi sono trovato a dover cercare chi producesse dei fogli di alluminio riciclati da utilizzare per costruzioni navali (sono leghe particolari della serie 5000 e 600 maggiormente resistenti alla corrosione in ambiente marino), la risposta è stata… NESSUNO.

Semplicementle le leghe ottenute da alluminio ricicalto da me reperite non sono adatte a fabbricare barche, punto; usare alluminio “nuovo” vuol dire in ogni caso utilizzare uno dei materiali più costosi da produrre dal punto di vista energivoro, quindi non è una scelta così “verde” come sembra, certo abbiamo un bel vantaggio comunque, perché gli scafi saranno appetibili come materiale da riciclaggio, e davvero nel panorama attuale non è poco.

(altro…)

Haiku 700 – Un nuovo progetto di Cristian Pilo

marzo 6, 2017 / Commenti disabilitati su Haiku 700 – Un nuovo progetto di Cristian Pilo

Sintesi, filosofia del “less is more”, eliminazione del superfluo per lasciare intatta la sola pura gioia del veleggiare, questa è la logica di questo nuovo progetto di Cristian Pilo.

Haiku 700 Cristian Pilo 01

Haiku 700 Cristian Pilo 01
Immagine 1 di 5

Una barca leggera, carrellabile, divertente, facile da autocostruire (rig compreso), pensata per uscite giornaliere in condizioni medio leggere; scafo a spigolo dal look moderno, grande stabilità di forma, il giusto peso in zavorra in chiglia (retraibile a spada), piano velico equilibrato senza esagerare, randa square top, fiocco e gennaker rollabile su bompressino fisso; manovre semplici ed efficaci, niente winches, niente stopper, niente rotaie e carrelli, un pozzetto enorme dove passare le giornate, stracomodo per tre adulti e vivibilissimo per una famiglia di 4 persone per uscite giornaliere in condizioni medio leggere; interni ridotti al minimo, un piano cuccetta per farsi un pisolino e poco più, motore fuoribordo elettrico o equivalente benzina da 2 HP, per entrare e uscire dal porto e tirasi fuori dalle piatte più totali; tutto quello che serve per divertirsi veleggiando e niente di più, un haiku della vela.

Da wikipedia: “Lo haiku è una poesia dai toni semplici, senza alcun titolo, che elimina fronzoli lessicali e retorica, traendo la sua forza dalle suggestioni della natura nelle diverse stagioni. La composizione richiede una grande sintesi di pensiero e d’immagine in quanto il soggetto dell’haiku è spesso una scena rapida ed intensa che descrive la natura e ne cristallizza dei particolari nell’attimo presente. L’estrema concisione dei versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, come una traccia che sta al lettore completare.”

Specifiche HAIKU 700

(altro…)

Idea 19 in vendita a 6.500 Euro

Tormentina è un’Idea 19 varata nel 2010. Lunga 6 metri, ha una deriva mobile in acciaio inox 316 con bulbo in piombo. Il meccanismo dei timoni è in inox.

Idea 19 Tormentina 00

Idea 19 Tormentina 00
Immagine 1 di 8

Ha randa full batten, fiocco ingarocciato, lazy bag, cuscineria interna prua e poppa completa bianca e gialla. Impianto 12 v con carica batteria, antenna vhf e luci di via in testa d’albero a led, stazione del vento, log, bussola contest 130. Invaso smontabile, radio cd. Autopilota Simrad tp10 del 2014.

L’Idea 19 è una barca carrellabile disegnata da Cristian Pilo, partendo dal TLC19, un progetto di Dudley Dix. E’ carrellabile, facile da gestire in solitario è, grazie al pozzetto spazioso, adatta anche alle scuole vela. E’ veloce ma adatta ai principianti. E’ capace di buone prestazioni e in grado di affrontare anche navigazioni impegnative.

Le caratteristiche dell’Idea 19:

(altro…)

Motori per piccole barche vela: come scegliere

Rilancio in Italiano un articolo in due puntate che Cristian Pilo ha pubblicato in inglese sul suo sito Modernwoodenboat, Cristian prende in esame le variabili, compresi i costi, che conducono alla scelta di un motore per la propria barca.

13563690_10207842358234821_737361045_n

Di Cristian Pilo – I miei progetti spesso riguardano piccole barche a vela, sino ai 30 piedi circa, in imbarcazioni simili la scelta della motorizzazione ha un impatto piuttosto pesante sul progetto da vari punti di vista: costi, affidabilità, pesi a bordo, efficienza e sicurezza in mare del sistema propulsivo.

Ci sono allo stato attuale tre opzioni principali per motorizzare una piccola (o non così piccola, vedi Hirundo 750 e Petrel 28) barca a vela:

  • motore entrobordo diesel, sia con trasmissione saildrive che in linea d’asse
  • motore fuoribordo montato su un apposito supporto a poppa
  • motore elettrico, sia nella versione “fuoribordo” per le potenze più leggere, che in allestimenti entrobordo con linea d’asse o saildrive

(altro…)

Idea 850, progetto di Cristian Pilo

Ultima nata nella famiglia di barche disegnate da Cristian Pilo appositamente per l’autocostruzione, idea 850, sviluppo del concetto di Idea 19 e Idea 21 su una scala più grande.

idea-850-ext-1

idea-850-ext-1
Immagine 1 di 14

E’ sostanzialmente un cruiser veloce di impostazione marcatamente sportiva, che può diventare un racer per regate d’altura se in fase di costruzione si mantiene una elevata attenzione ai pesi e si affinano attrezzatura di coperta, interni e piano velico con una serie di soluzioni ben descritte nei piani.

Partiamo dalla carena: è caratterizzata da spigolo evolutivo per avere la massima stabilità di forma, baglio massimo generoso ma non esasperato, né spinto troppo a poppa, per avere un buon compromesso tra performance al lasco e alle altre andature, volumi a prua decisamente generosi con sezioni di entrata ad U per evitare di “seppellire” la prua al lasco con venti sostenuti in planata, sezioni di poppa potenti per favorire l’ingresso in planata; la curva di stabilità garantisce raddrizzamenti importanti sino ad oltre 120° in grado di sfruttare tutta la potenza del piano velico, piuttosto esuberante.

(altro…)

Video – Ruotare uno scafo

agosto 23, 2014 / Commenti disabilitati su Video – Ruotare uno scafo

Ci sono due modi per ruotare lo scafo di una barca in costruzione, quello standard e quello sardo. Il primo prevede una gru, quello sardo tante casse di birra Ichnusa.

Immagine anteprima YouTube

Bruno e Salvatore stanno (auto)costruendo una barca a vela in compensato marino e resina epossidica. Il progetto è l’Hirundo 750 di Cristian Pilo.

Info su www.barbamasu.com

Hirundo 750 a 48.800 euro, a barca finita, in acqua e senza sorprese

febbraio 24, 2014 / Commenti disabilitati su Hirundo 750 a 48.800 euro, a barca finita, in acqua e senza sorprese

hirundo-750-01

hirundo-750-01
Immagine 1 di 10

Di Cristian Pilo

L’idea di questa proposta è partita da una constatazione fatta sulle banchine dei marina, in primo luogo, e poi sulle bacheche virtuali e sui siti dei cantieri, secondariamente: le barche a vela da crociera moderne intorno ai 7-8 metri sono in via d’estinzione, son messe peggio dei panda giganti, i porti e le bacheche dell’usato sono pieni di comet 800 e altre gloriose barche con 20-30 anni sul groppone, ma di barche recenti, nuove o usate, se ne vedono tutto sommato poche, e a prezzi altini; ormai l’entry level per molti cantieri è il fatidico 9,90 metri, 32-34 piedi, con quotazioni per l’acquisto del nuovo spesso oltre la soglia dei 100k euro, c’è un gap dalle barche di 6 metri (First 21 uber alles) che per fare una crociera familiare va oggettivamente un po’ stretto, agli 8 metri.

(altro…)

Cristian Pilo “pimpa” l’Idea 19 – Nasce l’Idea 21

Cristian Pilo ha iniziato a lavorare alla sorella maggiore dell’idea 19, due piedi in più sembrano pochi ma su queste misure fanno grandissima differenza. Ecco quindi l’IDEA 21. 6,40 metri di lunghezza scafo, per un sostanziale incremento di abitabilità, mantenendo però l’impostazione sportiva del 19.

idea-21-radiuschine-epoxy-plywood-sportboat-01

idea-21-radiuschine-epoxy-plywood-sportboat-01
Immagine 1 di 6

La filosofia di fondo rimane quella di dare agli autocostruttori, cantieri artigiani un progetto super-dettagliato per una piccola barca piuttosto sportiva, veloce, stabile, accattivante e divertente, che possa competere in regata di club e divertire chi ci naviga, senza diventare un “mostro” tirato al limite e impegnativo da condurre.

Partiamo dalla carena, caratterizzata dal cosiddetto “spigolo evolutivo”: mode o non mode, ci sono delle ragioni tecniche ben precise per mettere uno spigolo su una piccola barca sportiva, per farla semplice la stabilità di forma a barca sbandata aumenta talmente tanto da compensare ampiamente la resistenza data dallo spigolo in acqua; Con l’Idea 21 riusciamo ad avere una superfice bagnata decisamente contenuta e una superficie al galleggiamento bassa, per fare si che la barca si muova bene anche con poca aria, come già fa idea 19; le sezioni di prua hanno sfruttato la lezione del mondo dei mini 6,50, dove dopo anni di prue super affilate si è capito che dare maggiori volumi là davanti aiuta il comportamento a barca sbandata, (per la gioia anche delle manovre di ormeggio: la prua è decisamente più comoda).

(altro…)