Tag name:Morgan Lagravière

Il test di raddrizzamento di Safran – Il primo IMOCA 60 con i foil

aprile 16, 2015 / Commenti disabilitati su Il test di raddrizzamento di Safran – Il primo IMOCA 60 con i foil

Dopo il varo di giovedì 5 febbraio 2015, Safran, il nuovo IMOCA 60 di Morgan Lagravière, progettato da VPLP-Guillaume Verdier, la prima della nuova generazione di 60 piedi dotato di foil costruiti per il Vendée Globe 2016, ha portato a termine il test di raddrizzamento.

Immagine anteprima YouTube

Il test di raddrizzamento è richiesto dal regolamento della classe IMOCA 60.

Technical specifications:
HOME PORT: La Trinité-sur-Mer (Morbihan / France)
ARCHITECTS: The VPLP firm and Guillaume Verdier
LIVERY / VISUAL DESIGN: Isabelle Keller
MANUFACTURER: CDK naval boatyard
LENGTH: 18.28m (60ft)
BEAM: 5.80m
HULL DRAUGHT: 4.50m
MAST: Rotating wing
MAINSAIL: 160m²
GENNAKER: 280m²
SOLENT: 150m²
STAYSAIL: 100m²

Info su www.safran-sailingteam.com

Il varo di Safran – Il primo IMOCA 60 con i foil

marzo 6, 2015 / Commenti disabilitati su Il varo di Safran – Il primo IMOCA 60 con i foil

Giovedì 5 febbraio presso il cantiere CDK a Lorient, Safran, il nuovo IMOCA 60 di Morgan Lagravière è stato varato per la prima volta. La barca progettato da VPLP-Guillaume Verdier è la prima della nuova generazione di 60 piedi costruiti per il Vendée Globe 2016.

Safran IMOCA 60 varo 01

Safran IMOCA 60 varo 01
Immagine 1 di 16

Fin dal 2013 il Safran Sailing Team e gli architetti Guillaume Verdier e Vincent Lauriot-Prévost hanno lavorato su questo progetto per creare una barca innovativa capace di esprimere il massimo delle prestazioni in funzione delle nuove regole della classe IMOCA.

Safran ha una carena potente dotata di foil (disegnati per sollevare la carena alle portanti e quindi guadagnare velocità), un albero alare rotante dotato di outrigger molto arretrato, un pozzetto più basso e profond, un pronunciato volume a prua.

Morgan Lagravière ha detto: “La nuova regola, che richiede a tutte le barche di avere la stessa chiglia e lo stesso albero (alare o classico ma standardizzato) sono stati stata alla fine non un vincolo ma una possibilità per innovare ancora una volta. Da parte mia, ho lavorato soprattutto sul pozzetto. Le due transat a bordo del vecchio Safran mi sono servite da esperienza”.

(altro…)