dicembre 6, 2016 /
Commenti disabilitati su Click & Boat, l’Airbnb del mare
Click & Boat nasce da una constatazione ovvia: milioni di barche vengono lasciate a “riposo” nei diversi porti europei rappresentando un costo per i loro proprietari (circa il 10% del prezzo dell’imbarcazione ogni anno, che ammonta in media a 5000€ per imbarcazione).
In poche parole, Click & Boat é:
– Una piattaforma web di noleggio tra privati fondata da due imprenditori francesi, ora l’azienda é composta da 20 dipendenti (www.clickandboat.it)
– Il futuro leader del settore esattamente come Airbnb, si sta aprendo a 5 mercati internazionali quest’anno rivelando chiaramente le sue ambizioni europee; inoltre grazie all’aquisizione di un concorrente di rilievo non solatanto riesce a consolidare la sua posizione di leader, ma aumenta considerevolmente la sua offerta con piu’ di 8000 barche disponibili al noleggio sulla sua piattaforma.
– Facilita la condivisione tra gli appasionati del mare e offre l’occasione di scoprirlo da un nuovo punto di vista a prezzi vantaggiosi.
Il Mercato Italiano e Click&Boat
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ottobre 5, 2015 /
Commenti disabilitati su Noleggiare barche a vela senza patente
Alla darsena Porto Piccolo di Sistiana, nel Golfo di Trieste, hanno due Elan 210 (ora si chiama E1 ed S1 nella versione sportiva) che è possibile noleggiare senza patente al prezzo di 170 Euro al giorno e 100 per mezza giornata, l’uno.
Hanno anche un paio di gommoni, sempre senza patente… ma quelli qui ci interessano già meno.
Info su www.portopiccolosistiana.it
La tassa di possesso sulle imbarcazioni (giusta il linea di principio) è stata pensata male, è stata gestita peggio e finisce peggio ancora. Non mi stupirebbe se alla fine della fiera la sua gestione fosse costata più dei pochi spiccioli che ha reso. Ora l’Agenzia delle Entrate ha reso nota la procedura per il rimborso.
Questa procedura consiste nella presentazione di un’istanza che potrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate per via telematica – utilizzando il software “RimborsoTassaUnitàdaDiporto”, che sarà messo a disposizione del pubblico a partire dal 18 novembre – o rivolgendosi a intermediari abilitati.
Hanno diritto alla restituzione coloro che l’hanno pagata prima del decreto di Giugno 2013 che la modificava abolendola per la fascia tra i 10,1 metri e i 14 metri e dimezzandola per la fascia 14,01 e 20 metri.
I rimborsi della tassa annuale sulle unità da diporto saranno erogati con accredito su conto corrente bancario o postale.
info su www.agenziaentrate.it
Ieri è stato annunciato il primo vero provvedimento del governo Letta, molto berlusconianamente battezzato Decreto del fare, non c’è crisi per il geni del marketing.
Per quanto riguarda ciò che ci compete, la nautica, viene abolita la Tassa di Possesso per le imbarcazioni fino a 14 metri e viene dimezzata per le barche da 14 a 20 metri. Tolto anche il limite di importo di 30.000 euro per il noleggio occasionale, sostituito da uno in giornate annue, 60 giornate.
Provvedimenti interessanti dal punto di vista del cambio di rotta del governo relativamente alla percezione della nautica e del diportismo, un settore non da punire ma che che può creare opportunità di crescita per tutti.
Ma giusto quello è, demagocico. Come erano demagocici, eccessivamente punitivi ed inutili o provvedimenti di Monti (sopratutto nella loro prima versione), altrettanto inutili lo sono questi.
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Premetto che a me la modifica al codice della nautica che prevede che il privato possa noleggiare la propria imbarcazione senza per questo dare luogo ad attività commerciale non piace. Fondamentalmente per due motivi:
1) da commerciante (non del settore nautico) intravedo una forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori del settore che investono, in strutture e professionalità;
2) Temo si inneschi una dinamica che abbiamo già visto in passato, gente che si compra barche che non si può permettere convinta, grazie al noleggio occasionale, di potersi pagare rate dei leasing e spese vive.
Come sempre mi posso anche sbagliare e non do per scontato che l’operatore professionale dia sempre un servizio di qualità superiore… ma troppe volte in passato abbiamo visto barche mal tenute, pessimamente dotate e che cadevano a pezzi date a noleggio da operatori improvvisati a sfortunati acquirenti.
A me sembra sopratutto un contentino del governo dato a confindustria nautica in cambio della tassa di stazionamento… e un po’ forse anche per porre rimedio alla recente politica di terrorismo fiscale.
Detto ciò comunico che è stato emanato il decreto che fissa le “modalità di comunicazioni telematiche necessarie per lo svolgimento dell’attività di noleggio occasionale di unità da diporto”, rendendo operativa la norma varata lo scorso anno.
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E’ stato pubblicato nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale di sabato (G.U. n. 71 del 24 marzo 2012 – Suppl. Ordinario n.53) il testo del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, c.d. Decreto liberalizzazioni, coordinato con la legge di conversione 24 marzo 2012, n. 27, recante “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”.
Se non interpreto male lo spirito del legislatore la possibilità di noleggiare la propria imbarcazione viene data per recuperare in qualche modo il costo aggiuntivo derivante dalla nuova tassa di possesso, per questo il limite inferiore dei 10 metri.
Riassumento della grossa il testo della parte relativa al noleggio tra privati:
1. Gli armatori possono dare a noleggio occasionalmente (non ho capito in cosa mi si sostanzia l’occasionalità) imbarcazioni sopra i dieci metri di lunghezza, anche con leasing in corso.
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