Progetto GHOST per la la rimozione delle reti fantasma dai fondali delle Tegnùe
Da fondali di tipo prevalentemente fangoso-sabbioso nel mare Adriatico affiorano delle particolari formazioni rocciose che rappresentano delle vere e proprie oasi di biodiversità. Affioramenti che i pescatori veneti a suo tempo battezzarono tegnùe (trattenute) perché trattenevano e strappavano le reti a strascico durante le attività di pesca.
Queste reti abbandonate trattenendo la fauna e soffocando la flora dove sono depositate danno origine al fenomeno della pesca fantasma, una vera e propria desertificazione della vita e della biodiversità marina.
Il Progetto GHOST promuove misure concrete per preservare e migliorare lo stato ecologico di questi habitat rocciosi. Uno dei principali obiettivi è stata la valutazione degli impatti che gli attrezzi da pesca abbandonati o persi sui fondali marini possono determinare sulla biodiversità marina.
A questo fine ha provveduto al loro recupero in aree campione, ha determinato le procedure più idonee per il loro riciclaggio e/o smaltimento e quantificato il valore economico dei benefici ecosistemici associati alla loro rimozione.
Complessivamente, grazie alla attività subacquee di recupero reti e attrezzi abbandonati sono stati eliminati dai fondali circa 5 quintali di attrezzi e altri rifiuti riconducibili ad attività di pesca e acquacoltura a vari stadi di degradazione.
I monitoraggio successivo ha riscontrato un ripopolamento delle aree ripulite.
Per info www.life-ghost.eu