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Winni’s e LifeGate installano a Cervia il dispositivo Seabin di LifeGate PlasticLess®

Seabin Cervia

Nel 2050 rischiamo che nei mari ci siano più rifiuti plastici che pesci… Qualche dato: ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica vanno a finire negli oceani, nel Mediterraneo ogni giorno ce ne vanno 731 tonnellate, di cui 90 solo nei mari italiani; nel 18% dei pesci ad alto valore commerciale pescati nel Mediterraneo, tra cui pesce spada e tonno, ci sono frammenti di microplastiche (studio Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, svolto su 121 campioni di specie ad alto valore commerciale).

Per contribuire a salvaguardare il nostro mare, Winni’s Naturel, la linea ecologica completa di prodotti per la cura della casa e della persona, ha deciso di appoggiare il progetto LifeGate PlasticLess® per istallare nel Porto Turistico di Cervia (RA) il dispositivo Seabin in grado di raccogliere dalle acque i rifiuti galleggianti comprese le microplastiche e le microfibre.

«Winni’s da sempre crede e investe in un futuro ecosostenibile e quindi con slancio ed entusiasmo ha sposato questa iniziativa che, oltre all’intervento diretto realizzato nel porto, promuove anche un vero e proprio cambiamento culturale nei modelli produttivi e di consumo, riducendo l’utilizzo di plastica. Pratica che Winni’s ha già messo in atto da molti anni avendo introdotto l’utilizzo delle buste doypack (“ecoformati”), che permettono un minore utilizzo di plastica rispetto al flacone tradizionale fino al 75% in meno, oltre a mettere in campo altre pratiche virtuose all’insegna del rispetto dell’ambiente e delle persone, come ad esempio l’utilizzo di sola energia rinnovabile autoprodotta», dichiara Maurizio Della Cuna, Presidente di Madel SpA, l’azienda di Cotignola (RA) che produce i prodotti Winni’s.

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The Seabin Project

Un’idea geniale quanto banale per ripulire gli specchi d’acqua di porti e darsene dalla rumenta galleggiante, compresi olio e carburanti a pelo d’acqua.

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Il cestino lavora 24/7 365 giorni all’anno. Al momento è alimentato dalla 220 ma gli ideatori stanno cercando delle alternative, il loro sogno è che sia alimentato da energie rinnovabili per ridurre al minimo l’impronta ecologica.

Via | sailinganarchy.com