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Rimini, barca su scogli, 2 salvati, 1 deceduto, in corso ricerche 3 dispersi

aprile 18, 2017 / Commenti disabilitati su Rimini, barca su scogli, 2 salvati, 1 deceduto, in corso ricerche 3 dispersi

18 aprile 2017 – Rimini, barca su scogli, intervento Vigili del fuoco: 2 salvati, 1 deceduto, in corso ricerche 3 dispersi

A causa delle forti raffiche di vento che stanno flagellando il Riminese una barca è finita contro la scogliera all’imbocco del porto canale di Rimini. E’ stato recuperato un corpo senza vita. Due passeggeri sono stati tratti in salvo e tre sono ancora dispersi, in tutto erano sei. Sul posto Vigili del fuoco, polizia e guardia costiera. Dal video dei Vigili del fuoco si evince che la barca non ha più il bulbo.

L’imbarcazione da diporto di circa 10 metri arrivava da Ravenna. Il mare è molto mosso, con onde alte e raffiche di vento da Bora. Verso le 13 le raffiche avevano toccato quasi i 90 chilometri orari.

Aggiornamento del 19 aprile 2017 – Sono state trovate le salme dei tre dispersi – due uomini e una donna – della Dipiù, sale quindi a quattro morti il bilancio della tragedia.

La barca di 12 metri immatricolata a Monfalcone era partita da Marina di Ravenna diretta a Trapani, nel primo pomeriggio, quando le condizioni del mare sono peggiorate l’equipaggio, cinque uomini e una donna, tutti di Verona, hanno contattato l’ormeggiatore del porto Marina di Rimini annunciando il loro arrivo. Verso le 16 è arrivata all’ingresso del porto a secco di vele procedendo a motore che però all’altezza della palata di sud si è bloccato. Il comandante ha tentato di issare una vela per manovrare ma un’onda ha sbattuto sugli scogli l’imbarcazione.

L’equipaggio era composto dal cardiochirurgo Alessandro Fabbri, 67 anni, la figlia Alessia, 38, notaio, il fidanzato di lei Luca Nicolis, Enrico Martinelli, 69 anni, il medico Carlo Calvelli, e una sesta persona.

Video dello Yacth Pepe e Sale contro la diga di Punta Riso a Brindisi

In questo video pubblicato da www.brundisium.net si vede la barca che molto lentamente scarroccia e va a scogli, sullo sfondo una barca della Capitaneria che assiste inerme al fatto.

Ora, qualcuno più esperto di me è in grado di spiegarmi perché non è stato possibile tentare di allontare il Pepe e Sale dalla diga lanciandogli una cima e portandolo un po’ fuori, in acque agitate ma certo più sicure?

Ricordo che un uomo ci ha perso la vita.

Yacht si schianta sulla diga a Brindisi: un morto

luglio 17, 2013 / Commenti disabilitati su Yacht si schianta sulla diga a Brindisi: un morto

yacht naufragio scogli brindisi

Secondo quanto leggo su Repubblica: l’imbarcazione di circa 25 metri è salpata dal porto intorno alle 5,30 del mattino. Dopo circa due ore si trovava a un miglio dalla costa quando il motore ha subito una improvvisa avaria. Un peschereccio in transito ha tentato di rimorchiare lo yacht ma senza successo. Il natante, ormai fuori controllo, è andato a sbattere contro la diga di Bocche di Puglia spaccandosi in due. L’equipaggio è finito in mare, fra i detriti della imbarcazione ridotta in pezzi, ma in tre sono riusciti ad aggrapparsi a quel che restava dello yacht fino all’arrivo dei soccorsi allertati dal pescatore che aveva tentato di prestare soccorsi.

Il film che mi sono fatto io è che il peschereccio l’ha preso un miglio fuori ma quando sono arrivati sulla barra in ingresso del canale non è più riuscito a gestirlo e quello è andato a scogli (era meglio se lo lasciavano un miglio fuori, almeno lì ballavano ma erano al sicuro).

Purtroppo una persona ci ha rimesso la vita.

Link all’articolo completo su Repubblica