Jazz Turner ha completato il suo Project FEAR – Nonostante essersi arenata prima dell’arrivo
Jazz Turner ha completato il suo Project FEAR, la sua navigazione senza scalo, in solitaria e senza assistenza, attraverso le Isole Britanniche a bordo del suo yacht Albin 27. Una flottiglia di sostenitori l’ha accolta a Seaford Bay, che si è fatta sempre più numerosa man mano che si avvicinava al Brighton Marina.

Jazz soffre della sindrome di Ehlers-Danlos, che la costringe a usare la sedia a rotelle per la maggior parte del tempo. È la prima velista disabile a completare l’impresa. È Salpata il 2 giugno ed è arrivata il 30 giugno, completando il viaggio in 28 giorni.
Giunta a destinazione Jazz ha detto: “Niente di tutto questo sembra ancora reale. Non vedo l’ora di farmi una doccia, di mangiare cibo che non esca dalla confezione e, a quanto pare, di ricoprirmi di nuovo di peli di cane!“
L’arenamento di Jazz Turner

Jazz Turner si arena – il record resiste
L’esito però sarebbe potuto essere diverso. Solo 24 ore prima del suo arrivo Jazz si è arenata al largo di Folkstone Harbour: “Stamattina alle 4, io e Fear ci siamo arenati al largo del porto di Folkestone. Questo è successo perché mi sono addormentata involontariamente e ho dormito nonostante gli allarmi, mentre viravo verso la costa per avanzare controcorrente.
Dopo aver contattato i miei genitori e il team di supporto, ho contattato la Guardia Costiera di Dover per informarli dell’accaduto. Hanno inviato la squadra di pronto intervento, che è scesa e ha parlato con me, e insieme abbiamo valutato la situazione. Insieme alla RNLI, dato che non c’erano danni significativi allo scafo, abbiamo deciso che avrei tentato di disincagliare la barca in autonomia con l’alta marea, con loro pronti a fornire assistenza in caso di necessità.
Un’ancora di prua e un’ancora di poppa sono state calate durante la bassa marea e, con l’arrivo della marea, le ho usate per tirare Fear fuori dagli scogli.
Sebbene sia stata un’esperienza stressante e che non vorrei mai più ripetere, purtroppo questi errori capitano, soprattutto in navigazione d’altura. Sono stato incredibilmente fortunata in termini di condizioni e posizione, che mi hanno permesso di rimanere indipendente. Ma non posso ringraziare abbastanza tutti coloro che mi hanno supportato con i loro consigli, così come un enorme ringraziamento alla scialuppa di salvataggio e alla guardia costiera per essere stati presenti.
Assistendo al recupero, Hannah Stodel, membro del team di supporto di Turner, ha detto: “L’ho vista strisciare (sì, strisciare) sugli scogli con un’ancora sulla schiena per fissare le cime. Una forza della natura assoluta“.
La raccolta fondi
Jazz Turner dall’inizio del suo viaggio ha superato il suo obiettivo di finanziamento per Newhaven e Seaford Sailability, portandola da 30.000 a 50.000 sterline. L’organizzazione benefica permette alle persone con disabilità di navigare in acqua con attrezzature a vela adattate.
Info su https://projectfear.uk/