The Ocean Cleanup recluta velisti per mappare la Great Pacific Garbage Patch

The Ocean Cleanup invita i marinai che quest’estate si trovano nel Pacifico tra la California e le Hawaii, a partecipare alla sua spedizione di ricerca per contribuire a mappare la plastica nella Great Pacific Garbage Patch (GPGP).

The Ocean Cleanup recluta velisti per mappare la Great Pacific Garbage Patch

Quest’estate, l’organizzazione no-profit olandese cercherà di tracciare la chiazza, il più grande accumulo di plastica galleggiante al mondo, utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale, in modo da poterla pulire in modo più efficiente in futuro.

I velisti disposti a installare telecamere dotate di intelligenza artificiale e a utilizzare localizzatori GPS durante le loro traversate da diporto o in regata possono approfondire la conoscenza della composizione della macchia, contribuendo così alle future attività di bonifica.

L’organizzazione, la cui missione è quella di liberare gli oceani del mondo dalla plastica, ha rimosso più di 450 milioni di chili di rifiuti dalla GPGP negli ultimi quattro anni.

Si stima che contenga circa 100.000 tonnellate di plastica, il GPGP copre un’area grande il doppio del Texas ed è composta principalmente da reti fantasma e altri attrezzi da pesca, oltre a una vasta gamma di pezzi di plastica risalenti anche agli anni ’60.

Automatic Debris Imaging System: ADIS

Ai partecipanti verrà fornita un’innovativa telecamera AI chiamata Automatic Debris Imaging System (ADIS), per monitorare e mappare la distribuzione dei detriti di plastica. Tutto ciò che dovranno fare è installare la telecamera nel punto più alto possibile della loro imbarcazione, assicurarsi che sia rivolta verso la superficie dell’oceano e ADIS farà il resto.

Le telecamere scatteranno foto della plastica che galleggia in mare e invieranno i dati alla sede centrale di The Ocean Cleanup a Rotterdam, nei Paesi Bassi. Ciò consentirà all’organizzazione di mappare le concentrazioni di plastica nei punti critici e di utilizzare software predittivi per tracciarne i movimenti utilizzando i dati relativi alla circolazione oceanica, alle onde e al vento.

Boe di tracciamento GPS

Un altro modo in cui le imbarcazioni possono contribuire a migliorare la conoscenza di questo remoto tratto di oceano è l’utilizzo di boe di tracciamento GPS, per marcare attrezzi da pesca e reti fantasma persi o abbandonati.

Questo aiuterà anche a tracciare e modellare la posizione di questi oggetti di grandi dimensioni e a individuarli per futuri interventi di pulizia intelligenti e mirati. Come cacciatori di reti fantasma, ai partecipanti verrà chiesto di agganciare i localizzatori agli attrezzi da pesca abbandonati trovati in mare e di rilasciarli.

Per maggiori informazioni e per iscriversi theoceancleanup.com/research-expedition/

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