Tattiche di regata – Il Goniometro

Viste le continue innovazioni in campo bussole da regata ho deciso di parlare di un metodo straordinariamente innovativo per le tattiche di regata.
È uno strumento digitale (nel senso che si mette a punto coi ditini) altamente tennologico e di cui sentiremo parlare molto in futuro. È anche ecologico perché prende la sua energia da fonti rinnovabili, l’uomo va a pastasciutta, pane e salame… è anche waterpoof e rispetta la direttiva CE sulla compatibilità elettromagnetica.
Come sfruttare il goniometro nelle tattiche di regata
Si prende un goniometro e lo si attacca ad una tavoletta in modo che possa ruotare. Sulla tavoletta all’altezza del bordo del goniometro si segna un’ipotetica direzione del vento, poi si segnano gli angoli di bolina e di poppa della propria barca. Volendo si possono piazzare anche due tacche a +90 e -90 gradi per trovare il lato buono della linea di partenza.
Una volta che il comitato ha dichiarato i gradi bussola della boa di bolina si fanno coincidere questi gradi sul goniometro con la direzione del vento segnata sulla tavoletta… et voilà… d’incanto confrontando la rotta segnata sulla nostra bussola digitale con gli angoli segnati sulla tavoletta avremo buoni, scarsi e lato favorevole sulla linea di partenza per impostare le nostre tattiche di regata.
Il goniometro
Il goniometro, inteso come strumento per la misurazione degli angoli, non ha un singolo inventore noto, poiché la sua origine risale a tempi antichi e si è evoluto nel corso dei secoli. Già le civiltà babilonese, egizia e greca utilizzavano strumenti rudimentali per misurare angoli astronomici e geometrici. Tuttavia, una delle prime forme documentate di goniometro fu descritta dal matematico greco Euclide nel III secolo a.C., nell’ambito dei suoi studi sulla geometria.
Nel Rinascimento, con l’avanzare della navigazione e della cartografia, il goniometro venne perfezionato. Ad esempio, l’astronomo e cartografo Gemma Frisius nel XVI secolo sviluppò strumenti simili per la misurazione degli angoli in ambito geografico e astronomico. In seguito, furono creati strumenti più precisi e sofisticati per uso scientifico e militare. Dunque, il goniometro è il frutto di una lunga evoluzione storica piuttosto che di un’invenzione attribuibile a una sola persona.
Via | velablog.com