Neo Yachts – Brand New Neo 400

febbraio 7, 2014 | By Mistro
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E’ stato varato ufficialmente oggi il Neo 400, il primo racer-cruiser della Neo Yachts, nuovo cantiere nato dalla collaborazione tra il velista di razza e velaio d’esperienza Paolo Semeraro e il grande progettista Giovanni Ceccarelli.

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Una barca pensata per ottenere il massimo in regate IRC e ORCi, consentendo al contempo al proprio armatore di utilizzarla per effettuale qualche crociera in famiglia, chiglia e timone sono retrattili senza l’utilizzo di sistemi idraulici (opzionali) e la dinette a prua può essere trasformata in una cuccetta doppia.

Lo scafo è in carbonio prepreg unidirezionale, lavorato sottovuoto in uno stampo femmina, appendici e rig in carbonio, l’insieme ha un dislocamento contenuto in soli 4.700 kg, di cui 2.400 (il 52%) in chiglia.

Nei programmi 2014 del Neo 400 ci sono la Giraglia Rolex Cup, i campionati Italiani, Europei e Mondiali Orci, la Middle Sea Race.

Particolare la prua rovescia che accentua la lunghezza al galleggiamento mantenendo la barca asciutta.

Lunghezza fuori tutto: 12,15m
Lunghezza al galleggiamento: 11,50m
Baglio: 3,99m
Pescaggio: 2,60/1,60m

Peso a vuoto: 4750Kg

Zavorra: 2400Kg
Peso equipaggio: 700Kg

Motore: 40 cv Saildrive
Serbatoio Acqua: 250l
Serbatoio Gasolio: 75l

Sup. velica di bolina: 105 m2
Sup. velica alle portanti: 225 m2
Randa: 55 m2
Fiocco: 50 m2
Gennaker: 170m2

Omologazione CE Cat. A
ORC 2013 – Gph (preliminare): 527
IRC 2013 – TCF (preliminare): 1.190

Concept : Neo Yachts Consulting
Design & Naval Architecture:
Cantiere: Neo Yachts & Composites (Italy)

Info su www.neoyachts.com e www.facebook.com

Comments: 2

  1. marco ha detto:

    ammiro chi in questi tempi bui ha il coraggio di intraprendere un percorso nuovo, speriamo non rimanga un pezzo unico come spesso accade
    temo che il prezzo di acquisto, di certo elevato visto il tipo di costruzione, ne farà un prodotto di non facile collocazione

    • GB ha detto:

      temo che la profezia sul pezzo unico si sia avverata, peccato perché la filosofia del progetto era interessante, faceva molto “spaghetti cookson”…

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