Category name:Storie di Vela

Sailing Magic Carpet – Dal Mediterraneo ai mari del Nord via canali – Video

ottobre 13, 2022 / Commenti disabilitati su Sailing Magic Carpet – Dal Mediterraneo ai mari del Nord via canali – Video

Sailing Magic Carpet è una coppia di giovani amanti della vela belli in modo imbarazzante composta da Aladin, un costruttore di barche dalle origini confuse, e Maya, musicista, artista, regista e marinaia canadese. Insieme hanno restaurato Magic Carpet, un Vindo 32, una barca a vela di 28 piedi costruito in Svezia nel 1976.

Insieme lo hanno trasferito via canali navigabili, passando un’infinità di chiuse e anche qualche tunnel, dalla Svizzera al Mediterraneo e hanno esplorato la Corsica, la Sardegna, le Baleari e la Sicilia per due stagioni.

Nel novembre 2019 hanno intrapreso un lungo viaggio per attraversare l’Europa attraverso canali e fiumi con l’obiettivo di raggiungere il Mare del Nord. Hanno viaggiato contro le correnti del possente fiume Rodano all’inizio dell’inverno. Sono stati rinchiusi in un pittoresco porto francese durante la prima ondata di Covid. Hanno viaggiato attraverso il Canal du Rhone au Rhin, un paese delle meraviglie di antichi borghi, castelli e chiuse.

E alla fine, hanno navigato lungo il minaccioso fiume Reno, un viaggio allo stesso tempo terrificante e maestoso. Lungo la strada, sono diventati registi e hanno documentato uno dei viaggi più singolari che la loro piccola barca a vela abbia mai fatto.

Tutto questo documentando con dei video (che col passare del tempo migliorano in qualità delle immagini e contenuti) pubblicati sul loro canale youtube.

I video sono in inglese ma è un inglese comprensibile anche a una capra come me. In ogni caso, anche a non capire la lingua, meritano visti anche per i paesaggi suggestivi, la navigazione e la bellezza dei luoghi visitati. Personalmente ho apprezzato molto anche la selezione di musiche scelta per fare da colonna sonora.

Tutto su sailingmagiccarpet.com

Nicolas Manthos – l’Atlantico su una barca a vela di 18 piedi

settembre 14, 2022 / Commenti disabilitati su Nicolas Manthos – l’Atlantico su una barca a vela di 18 piedi

Senza tanta pubblicità, ricerca di sponsorizzazioni con la scusa di presunti fini benefici e senza millantare la ricerca di improbabili record, Nicolas Manthos è partito dalla Grecia, ha oltrepassato lo stretto di Gibilterra e per la via classica, facendo tappa a Lanzarote, ha attraversato l’oceano Atlantico su una barca a vela di 18 piedi (5 metri e mezzo) vecchia di 50 anni.

La barca è un Hurley 18 del 1970, neanche particolarmente attrezzata, e si chiama Life Crisis. Ha fatto il viaggio nell’inverno tra il 2021 e 2022. Un viaggio del quale ha pubblicato quattro video. Purtroppo manca tutta la parte dalla Grecia a Gibilterra. Da Lanzarote ad Antigua, 2900 miglia, ci ha impiegato 30 giorni, 8 giorni tra Gibilterra e Lanzarote.

Una piccola curiosità: Nicolas per affrontare la traversata oceanica ha portato con se 120 litri d’acqua e alcuni litri di birra. Dice che di acqua ne ha avanzata.

Nicolas Manthos su Youtube, su instagram, Facebook

Cal Currier, 16 anni, ha attraversato l’Atlantico da Ovest a Est

luglio 30, 2022 / Commenti disabilitati su Cal Currier, 16 anni, ha attraversato l’Atlantico da Ovest a Est

Cal Currier, 16 anni, dopo aver salpato il 27 giugno su una barca a vela di 30 piedi, una Tartan del 1976, il 25 luglio ha completato il suo viaggio di 3900 miglia da Marion, nel Massachusetts, a Lagos, in Portogallo.

Cal Currier, 16 anni, ha attraversato l'Atlantico da Ovest a Est

Currier ha detto che l’elemento fisico del viaggio di 28 giorni non è stato troppo difficile. È stato il lato mentale a metterlo veramente alla prova. “La solitudine, la noia e la privazione del sonno sono le sfide più grandi che ho dovuto affrontare“, ha detto in una intervista al programma Today.

Currier ha iniziato a prendere seriamente lezioni di vela solo a gennaio, ma lo sport scorre nel suo sangue. Suo padre e suo nonno sono marinai transatlantici.

Mio padre è molto avventuroso e anche mia madre è piuttosto avventurosa“, ha detto Currier al programma Today. “L’intero processo di brainstorming per quello che avrei fatto quest’estate è avvenuto con mio padre. Mia madre è stata un po’ più difficile da convincere, ma dopo un paio di lunghe conversazioni e un paio di lunghe notti, l’abbiamo convinta che farlo era sicuro“.

Quando gli è stato chiesto cosa ha imparato di più su se stesso durante le sue quattro settimane sull’oceano, Currier ha detto di aver capito quanto siano importanti le altre persone per lui.

Mi sono sempre considerato un po’ un estroverso introverso“, ha detto al programma Today. “Mi piace stare con me stesso, ma alla fine amo le persone. Ciò è stato ribadito con questo viaggio. Mi mancavano davvero le persone per tutto il tempo. Quindi, non credo che farò più grandi spedizioni in solitaria. È più divertente stare con le persone“.

Cal Currier è convinto di essere la persona più giovane ad aver mai navigato in solitaria attraverso l’Oceano Atlantico da ovest a est. Non lo sapremo mai se è vero perché per ovvi motivi i record di età non vengono omologati.

Via | www.nbcbayarea.com

Ritrovata la Endurance, nave di Shackleton

marzo 19, 2022 / Commenti disabilitati su Ritrovata la Endurance, nave di Shackleton

A 107 aani dal suo affondamento gli scienziati hanno trovato e filmato la Endurance, la nave perduta dell’esploratore antartico Sir Ernest Shackleton,è stata ritrovata sul fondo del Mare di Weddell il 5 marzo 2022.

Il 144 piedi Endurance fu schiacciato dal ghiaccio marino e affondò nel 1915, costringendo Shackleton e i suoi uomini a fare una fuga sorprendente a piedi e su piccole imbarcazioni. Anche se è stato a una profondità di 3.008 m per oltre un secolo, sembra ancora in buone condizioni.

L’Endurance lasciò la Georgia del Sud per l’Antartide il 5 dicembre 1914. A bordo c’erano 27 membri dell’equipaggio più un clandestino, 69 cani e un gatto. Shackleton, il capo della spedizione, mirava a stabilire una base sulla costa del Mare di Weddell in Antartide e poi proseguire verso il Mare di Ross dall’altra parte del continente.

Entro due giorni, la nave incontrò una barriera di denso ghiaccio marino attorno al continente antartico. Per diverse settimane, l’Endurance ha fatto progressi ma a metà gennaio una tempesta ha spinto i banchi di ghiaccio l’uno contro l’altro e la nave è rimasta bloccata – “congelata come una mandorla nel mezzo di una barretta di cioccolato”, secondo il membro dell’equipaggio Thomas Orde Lee.

Gli uomini non potevano fare altro che aspettare. Dopo nove mesi in cui erano stati circondati dal ghiaccio abbandonarono la nave gravemente danneggiata, accampandosi sul ghiaccio. Dalla nave hanno preso cibo, bibbie, libri, vestiti, strumenti, ricordi e, soprattutto, tre scialuppe di salvataggio aperte.

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Marco Gradoni vince il Rolex World Sailor of the Year

ottobre 30, 2019 / Commenti disabilitati su Marco Gradoni vince il Rolex World Sailor of the Year

Marco Gradoni a soli 15 anni diventa il più giovane vincitore nella storia del premio Rolex World Sailor of the Year!

Marco Gradoni vince il Rolex World Sailor of the Year

Martedì 29 ottobre alle Bermuda, l’atleta appartenente alla Federazione Italiana Vela Marco Gradoni è stato premiato con il titolo di Rolex World Sailor of the Year 2019, diventando, a soli 15 anni, il più giovane vincitore nella storia del prestigioso premio velico, nonché il secondo italiano a riceverlo dopo la campionessa olimpica Alessandra Sensini, nel 2008. I World Sailing Awards celebrano gli atleti che hanno ottenuto risultati e contributi eccezionali allo sport velico.

Gradoni (Tognazzi Marine Village ASD) è stato insignito del premio Rolex World Sailor of the Year per i suoi successi nella classe Optimist: è il primo atleta ad aver vinto infatti tre titoli consecutivi ai Mondiali di classe Optimist, ottenendo 14 medaglie d’oro e diventando il primo velista al mondo a raggiungere questo risultato.
Quanto al suo specifico palmares, Gradoni ha vinto le edizioni 2017 e 2018 degli Optimist World Championship e ha ottenuto un risultato definito storico nel 2019, vincendo anche il terzo titolo consecutivo dell’Optimist World Championship ad Antigua, competendo con 250 velisti provenienti da 65 nazioni e guidando la squadra italiana alla vittoria del titolo.

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Giancarlo Pedote e Prysmian #4PEOPLE

ottobre 25, 2019 / Commenti disabilitati su Giancarlo Pedote e Prysmian #4PEOPLE

La Rochelle – Da qualche tempo intorno al progetto sportivo di Giancarlo Pedote e Prysmian Group, progetto che quest’anno coinvolge anche Electriciens sans frontiéres, appare una scritta: nei social, sugli abiti del team, sulle vele e, da ieri, anche sulla barca. Che cosa è #4PEOPLE? Cosa significa?

Giancarlo Pedote 4people

Il 2019 è stato un anno di grandi cambiamenti per Giancarlo Pedote. L’inizio del progetto Vendée Globe 2020 assieme al suo storico sponsor Prysmian Group, ha segnato un cambio di dimensione. Crescere, evolvere, accettare una sfida che in sé stessa ne include molte altre: navigare su una nuova e complessa imbarcazione; creare un team di lavoro; incontrare Electriciens sans frontières, invitata da Prysmian Group che la sostiene da anni nei suoi progetti umanitari finalizzati a fornire accesso all’elettricità e all’acqua a chi non ce l’ha.

Un incontro, quello tra Giancarlo, Prysmian Group e Electriciens sans frontières (Elettrici senza frontiere in Italia), che è stato come una scintilla che ha messo in evidenza una comunione di valori tra i protagonisti di questa nuova emozionante storia, che si fonda sull’energia elettrica e quella umana.

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Il Pacifico su un 8 piedi

ottobre 19, 2019 / Commenti disabilitati su Il Pacifico su un 8 piedi

Chubby girl

Per la rubrica Le genti sono strani:

Chubby girl è una specie di comò a vela autocostruito di otto piedi di lunghezza con il quale il simpatico signore in foto intende navigare da San Francisco fino alle Hawaii e ritorno. Così a spanne 3.000 miglia nautiche per due se è fotunato.

Info su chubbygirlcruising.com

Progetto BAT 200 – Da Sanremo a Trieste su una barca d’epoca del 1889

giugno 3, 2019 / Commenti disabilitati su Progetto BAT 200 – Da Sanremo a Trieste su una barca d’epoca del 1889

Bat, piccola barca a vela d’epoca lunga 5,20 metri costruita in legno in Inghilterra nel 1889, è partita il 28 maggio dal porto di Sanremo con destinazione Trieste, dove prevede di arrivare dopo due mesi di navigazione, 1.700 miglia di mare e oltre 50 porti toccati lungo la penisola.

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Protagonista dell’impresa il progettista nautico milanese Paolo Lodigiani, anche consigliere dell’ASDEC, l’Associazione Scafi d’Epoca e Classici. Ad ogni sosta si imbarcheranno quanti avranno scelto di condividere una o più tappe di questa singolare circumnavigazione dell’Italia. Il nome ‘BAT 200’ rappresenta la somma dell’età della barca, 130 anni, e quella del suo proprietario, 70 anni.

DUE MESI DI MARE, 1.700 MIGLIA E 50 TAPPE

Il periplo dell’Italia da Sanremo a Trieste a bordo di una tra le più piccole e antiche imbarcazioni da diporto a vela naviganti al mondo. Martedì 28 maggio lo storico BAT, cutter aurico varato nel 1889 dal cantiere inglese J.T. Howard, nell’Essex, su progetto dell’architetto C.P. Clayton, è partito dallo Yacht Club Sanremo con destinazione l’alto Adriatico, dove arriverà a fine luglio dopo avere percorso circa 1.700 miglia di mare e sostato in oltre 50 porti. BAT è uno scafo lungo appena 5,20 metri (che diventano 10 metri se misurato dall’estremità del bompresso alla varea del boma), costruito in legno di teak originale dell’epoca e ancora oggi perfettamente navigante. Il viaggio, denominato ‘Progetto BAT 200’, desidera celebrare l’importante compleanno della barca e quello del suo armatore, il 70enne Paolo Lodigiani, consigliere dell’ASDEC (Associazione Italiana Vele d’Epoca), yacht designer, costruttore di imbarcazioni in legno e scrittore di libri nel campo della progettazione navale. A partire dal 1990 e per oltre 25 anni, la sua società B.C.A. Demco Kit di Milano è stata inoltre il più importante punto di riferimento per gli appassionati di autocostruzione di barche in legno.

IL BAT E LA LEGA NAVALE ITALIANA

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Vela senza barriere Raccolta fondi per ASD Andora Match Race

marzo 5, 2019 / Commenti disabilitati su Vela senza barriere Raccolta fondi per ASD Andora Match Race

ASD Andora Match Race desidera acquistare un Neo495, barca progettata per velisti disabili. Offriamo durante tutto l’anno uscite in mare gratuite per tutti i tipi di disabilità con assistenza dei nostri istruttori qualificati UISP/FIV.

Andora Match Race scuola di vela in Liguria è un’ associazione sportiva dilettantistica senza fini di lucro affiliata alla UISP (Unione Italiana Sport per tutti) iscritta nel registro CONI delle Società Sportive (n° 47252 ).

Mission: sviluppo e diffusione di attività sportive connesse alla disciplina della vela, intese come mezzo di formazione morale e psicofisica dei soci. Promuovere la conoscenza e la pratica della disciplina della vela con una particolare attenzione all’inclusione sociale delle persone diversamente abili.

L’associazione si propone di promuovere e divulgare il concetto di rispetto per l’ambiente e per il mare tra i praticanti dello sport velico.

La pagina per fare la donazione www.facebook.com
Il sito di ASD Andora Match Race www.andoramatchrace.org
La pagina facebook www.facebook.com

Dan Lenard – VELA – CODE – A code for life. A call to action

febbraio 27, 2019 / Commenti disabilitati su Dan Lenard – VELA – CODE – A code for life. A call to action

Dan Lenard, partito il 20 gennaio da Cadice per una traversata atlantica in solitario su SCIA, una barca di 10 metri, senza motore, senza strumenti elettronici ne autopilota, ha raggiunto Antigua dove si è fermato per alcune ore prima di ripartire per Fort Lauderdale, meta finale della sua navigazione.

Dan Lenard Vela Code 01

Dan Lenard Vela Code 01
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Il suo arrivo era previsto durante il Salone di Miami (14-18 febbraio 2019) ma la sua traversata è stata lenta soprattutto per la mancanza di vento, la bonaccia che lo ha imprigionato alcuni giorni non gli ha consentito di procedere spedito rispettando le ragionevoli previsioni.

Arrivare in tempo per il Miami Yacht Show, dove erano esposte molte delle barche che ha disegnato con lo studio Nuvolari Lenard, era infatti un obiettivo raggiungibile. Dopo la traversata atlantica Dan si è concesso una breve sosta presso all’Antigua Yacht Club Marina Resort Falmouth Harbour, assistito da Carlo Falcone che ne è l’artefice, prima di rimettersi in rotta. È ripartito con la difficoltà delle Bahamas e l’ingresso nella corrente del Golfo.

Dan, quale è stata la parte più difficile della navigazione?

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