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La superpetroliera New Aden consuma il 9,8% di carburante in meno grazie alle vele

ottobre 12, 2022 / Commenti disabilitati su La superpetroliera New Aden consuma il 9,8% di carburante in meno grazie alle vele

La China Merchant Energy Shipping Company ha preso infatti in consegna una nuova superpetroliera, le cui quattro grandi vele ridurranno il consumo medio di carburante di quasi il 10%.

Da anni ormai si sente parlare di progetti di grandi navi da trasporto a vela ma di veramente concreto si è visto veramente molto poco. Questa invece è stata consegnata ed è pronta a navigare. È una superpetroliera ok, il risparmio è solo del 10% ok… ma è già un inizio.

La cinese Dalian Shipbuilding Industry Co ha consegnato la M/V New Aden, una superpetroliera di 333 metri (1.093 piedi) nella classe delle “very large crude carrier”. Varato il 24 settembre 2022, questo colosso gestisce un sistema eolico relativamente modesto, ma innovativo. Quattro vele retrattili, ciascuna che si alza a 40 m (130 piedi) dal ponte e presenta una superficie di 1.200 m².

Queste lame composite in fibra di carbonio leggere e resistenti alla corrosione possono essere sollevate o abbassate con la semplice pressione di un pulsante. Un sistema “Aerofoil Sails Intelligent Control” è progettato per monitorare costantemente le condizioni prevalenti, così come i dati di navigazione, e regolare continuamente l’angolo delle vele per sfruttare al massimo il vento disponibile.

Essendo un’implementazione relativamente piccola del concetto di navigazione automatica, questo sistema non è progettato per essere il propulsore principale. La nave continuerà a bruciare molto diesel. Ma su un esempio di rotta di navigazione tra il Medio Oriente e l’Estremo Oriente, si prevede che ridurrà il consumo medio di carburante di circa il 10%, risparmiando circa 2.900 tonnellate di emissioni di anidride carbonica per ogni viaggio.

Via | www.ccs.org.cn

Due navi cargo a vela in costruzione per TOWT

agosto 31, 2022 / Commenti disabilitati su Due navi cargo a vela in costruzione per TOWT

Queste navi prefigurano la decarbonizzazione di un settore alla ricerca di alternative credibili e realistiche per ridurre l’impronta di carbonio sui mari.

TOWT risponde così alla richiesta di decarbonizzazione, trasparenza, affidabilità e flessibilità operativa da parte dei suoi numerosi clienti.

Navi cargo per il futuro

Battenti bandiera francese, più di 80 metri di stazza, per più di 1.100 tonnellate di merci (ovvero quasi 50 semirimorchi, ovvero più di 100 container) e 12 passeggeri a due alberi (golette) che trasportano quasi 3.000 m² di vele, queste barche a vela cargo costituiscono la prima flotta di navi che trasporterà, a più di 10 nodi, le merci di più di 50 clienti già impegnati a bordo, da e verso quattro continenti.

Una flotta transoceanica, per i venti dominanti: una scelta naturale

Poiché i venti offshore sono abbondanti, affidabili e prevedibili, il funzionamento di navi con propulsione a randa e la consapevolezza dei consumatori sono le risposte congiunte più adatte alla sfida climatica del trasporto marittimo.

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Marinando 2.0 affiliata alla Federazione Italiana Vela

agosto 2, 2022 / Commenti disabilitati su Marinando 2.0 affiliata alla Federazione Italiana Vela

Marina di Ravenna, 01 agosto 2022. Cresce la famiglia dei circoli affiliati alla Federazione Italiana Vela nella XI Zona (FIV Emilia Romagna), grazie all’ingresso di “Marinando 2.0”, Associazione Sportiva Dilettantistica con base operativa a Marinara, specializzata nella promozione della vela e nella preparazione, anche agonistica, per i portatori di disabilità fisiche e neuro-cognitive.

Il Comitato zonale, presieduto da Manlio De Boni, ha ufficializzato l’ingresso in FIV della nuova società durante l’assemblea del 27 luglio scorso. “Coerentemente con le linee guida della Federvela, la nostra Zona sta lavorando intensamente per allargare la base del parasailing, abbattendo le barriere di accesso nei circoli e promuovendo i valori della vela anche fra le persone con disabilità – sottolinea De Boni – L’esperienza di Marinando 2.0 consentirà una forte accelerazione di questo progetto”.

L’associazione ravennate nasce nel 2021 da una costola della ben nota “Marinando Onlus”, che da tanti anni si occupa di avvicinare al mare i diversamente abili. Tra i fondatori della nuova ASD c’è il suo attuale presidente, Francesco Paolo Pontone: “come istruttore federale, ho voluto in un certo senso estendere alla pratica sportiva e all’agonismo l’impegno della Onlus, trovando il modo di far regatare anche persone con disabilità fisiche e cognitive“, racconta.

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Riparte sabato a Cervia “Il mare che cura” sulle imbarcazioni a vela Passatore.

luglio 28, 2022 / Commenti disabilitati su Riparte sabato a Cervia “Il mare che cura” sulle imbarcazioni a vela Passatore.

Cervia. Dopo due anni di pausa, dovuti alla pandemia e alle sue terribili conseguenze, torna finalmente a vivere il progetto “Il mare che cura” intitolato alla memoria di Francesca Pepoli, giovane psicologa e psicoterapeuta di Cervia, scomparsa prematuramente nel giugno del 2013.

Il progetto di vela-terapia, ideato e introdotto a Cervia proprio da Francesca assieme ad altri giovani psicologi, propone a ragazzi con disabilità fisica e relazionale e alle loro famiglie la vela-terapia come momento di divertimento, cura e socialità.
Per questo, in memoria di Francesca, la famiglia, gli amici e i colleghi hanno deciso di portare avanti il progetto a dispetto di tutte le difficoltà che la pandemia ha creato.

“Il mare che cura torna in questo 2022 in una edizione speciale, cambiando in parte gli enti promotori, ma conservando intatti lo spirito e gli obiettivi originali di Francesca. – ha spiegato il presidente della Congrega del Passatore, Roberto Valzania – E’ realizzato da Vela21 aps e CavaRei coop, in collaborazione con Congrega del Passatore e Circolo Nautico Amici della Vela Cervia.

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Dal 25 luglio una settimana di stage para sailing a Porto San Giorgio

luglio 25, 2022 / Commenti disabilitati su Dal 25 luglio una settimana di stage para sailing a Porto San Giorgio

Da lunedì 25 luglio presso il Circolo ASD Liberi nel Vento di Porto San Giorgio la Federazione Italiana Vela in collaborazione con gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD) daranno vita a uno stage con attività para sailing su imbarcazioni Hansa 303 e 2.4mR.

Lo stage sarà svolto alla presenza dei tecnici federali Fabio Barbieri e Filippo Maretti, gli atleti saranno accompagnati dal Generale di Divisione dei Carabinieri, Alfonso Manzo, presidente del GSPD e dal Sottocapo di prima Classe Enrica Marasca.

Queste le dichiarazioni del Presidente Ettorre a margine della presentazione: ”Questa è la tappa di un percorso di collaborazione con il Gruppo Sportivo e in maniera più ampia di continua crescita del nostro settore para sailing. Essere ospiti nel Circolo Liberi nel Vento, che è all’avanguardia per questo tipo di attività, ci permette di programmare nel migliore dei modi uno stage su cui la Federazione Italiana Vela ripone grandi aspettative e motivazioni. Quello a cui puntiamo è già stato dichiarato in più di un’occasione, e miei recenti cordialissimi contatti con il Presidente Pancalli sono proprio in questa direzione: aumentare la qualità e dare concreta visibilità al movimento para sailing con un grande sogno, Los Angeles 2028.

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Sport Paralimpico: successo per il primo Programma di Sviluppo del kite paralimpico a Campione del Garda

giugno 29, 2022 / Commenti disabilitati su Sport Paralimpico: successo per il primo Programma di Sviluppo del kite paralimpico a Campione del Garda

Il primo programma di sviluppo del Para Kiteboarding di World Sailing si è concluso dopo quattro giorni di azione sul Lago di Garda, in Italia, dove 11 allenatori e atleti provenienti da sette paesi si sono ritrovati nell’ambito della visione di World Sailing di aumentare la crescita del Para Sailing a livello globale.

I migliori atleti e allenatori provenienti da Australia, Francia, Germania, Iran, Italia, Paesi Bassi e Stati Uniti si sono riuniti presso il Circolo Velico Univela di Campione del Garda dal 23 al 26 giugno per sessioni in acqua e in aula, con l’obiettivo di creare un quadro internazionale di competizione e crescita per il Para Kiteboarding. 

Atleti sotto i riflettori 
“E’ andata benissimo, è stato spettacolare! Ho conosciuto moltissime persone con cui ero un contatto solo sui social, ma incontrarci di persona è stato eccezionale. Sfortunatamente non siamo riusciti  a fare delle regate, ma speriamo nelle prossime edizioni di avere anche una parte agonistica. Io continuerò a navigare e ad allenarmi e spero di partecipare a qualche altro evento.” Ha dichiarato un soddisfatto Alessandro Lancellotti, napoletano ventitreenne e unico para kiter italiano ad aver preso parte al programma di Campione. “In Italia sono uno dei pochi, ma nel mondo ci sono moltissime persone che praticano questa disciplina. Penso che i miei coetanei sarebbero entusiasti di provare, di avvicinarsi a questo sport. Dico loro di provare, perché non è difficile né complicato come potrebbe sembrare e sicuramente si riesce a fare tutto in sicurezza.”

** Una video intervista ad Alessandro Lancellotti si può trovare qui

“È stato intenso: siamo stati in acqua dalle 7 del mattino, poi siamo tornati in aula per definire le linee guida di quello che potrebbe essere il Para Kiteboarding su scala globale e organizzata”, ha spiegato Frances Osorio Rivera, 34 anni, residente in Florida, veterana dell’esercito americano, amputata della gamba sinistra, istruttrice di kiteboarding e atleta e rappresentante commerciale sponsorizzata da Cabrinha/Dakine.


 

Willem Hooft, atleta olandese di 32 anni, cinque anni fa ha avuto un incidente in moto che lo ha costretto su una sedia a rotelle: “Nonostante mi sentissi dire regolarmente che il mio progetto di praticare il kiteboard non era realistico – troppo difficile da imparare e troppo rischioso per una persona in sedia a rotelle – ho deciso di farlo. Lo scorso inverno ho battuto il record di altezza per il sit kite a Città del Capo, superando i 10 metri”, ha aggiunto Hooft, che ora è un oratore motivazionale e viaggia in tutto il mondo come kiteboarder professionista nel team internazionale Slingshot Kite e come team rider per Wind Voyager.


 

Chris Ballois50 anni, è velista dall’età di 12 anni, windsurfista e detentore del Guinness World Record per la persona più veloce su un kiteboard sul miglio nautico – ha fatto tutto con una sola mano, essendo nato con un braccio solo.

“È stato fantastico essere qui tutti insieme per sviluppare il kiteboarding, esaminando ogni aspetto di questo sport, per vedere come gli atleti con diverse esigenze di supporto possano competere ad alto livello. Ciò che è molto chiaro è che la comunità del kiteboarding vuole questo, uno sport completamente inclusivo e veramente internazionale, e questa visione può sicuramente diventare realtà”.

Tutte le foto hanno credito: ©Giovanni Mitolo per World Sailing

Il futuro del kiteboarding

David Graham, CEO di World Sailing, è un appassionato di kiteboard e di vela e a Campione del Garda è sceso in acqua con atleti e allenatori:

“Il fascino del kiteboarding come sport paralimpico, con la sua azione veloce, i suoi trick adrenalinici e la sua facile adattabilità, è evidente. Ora World Sailing intravede una reale opportunità globale di far evolvere questo sport, facendolo crescere a livello internazionale. Vediamo atleti con esigenze fisiche di vario tipo, che utilizzano attrezzature facilmente adattabili a kiteboarder con protesi e ad atleti seduti.” Ha dichiarato Graham.

“È chiaro da questo programma e dalle discussioni che abbiamo avuto con gli atleti e gli allenatori su inclusione, sviluppo, gare e sicurezza che il Para Kiteboarding ha una solida base e un grande futuro davanti a sè. Contiamo di vedere il Para Kiteboarding nei principali eventi globali dedicati come la Foiling Week, che inizierà qui tra un paio di giorni”.

Espansione all’orizzonte

World Sailing ha selezionato gli 11 partecipanti provenienti da sette Paesi per il suo primo programma di sviluppo del Para Kiteboarding attraverso le Federazioni Nazionali e sta cercando di espandere questo numero in modo significativo in futuro.

“Questo primo Programma di Sviluppo del Para Kiteboarding ci ha dato l’opportunità di scavare a fondo nell’organizzazione di questo sport a livello globale: non appena avremo finito qui, pianificheremo clinic in tutto il mondo, in modo che gli atleti e gli allenatori possano partecipare facilmente”, ha spiegato l’italiano Massimo Dighe, velista paralimpico e responsabile uscente del World Para Sailing presso World Sailing. Dighe entrerà a far parte del Comitato Paralimpico Internazionale come vicedirettore di World Para Sports dal 1 luglio.

“È stato sicuramente speciale trascorrere i miei ultimi giorni a World Sailing qui sul Lago di Garda, dove ho fatto tutta la mia formazione nella vela paralimpica. E ora, dopo aver creato il Programma di Sviluppo Paralimpico di World Sailing nel 2017, abbiamo questa evoluzione del nostro sport, è una cosa che mi rende molto orgoglioso”, ha aggiunto Dighe, che ha lasciato le rive del Lago di Garda in treno diretto alla sede di Bonn del Comitato Paralimpico Internazionale.

La video intervista a Massimo Dighe a questo link

Graham ha concluso: “Nella vela siamo costantemente alla ricerca, puntiamo all’evoluzione e all’adattamento. Questa è la natura del nostro sport e delle persone che lo praticano, perché abbiamo sempre a che fare con gli elementi naturali che ci impongono dove andare e quanto velocemente arrivarci. Siamo anche molto fortunati ad avere persone nel nostro sport in tutto il mondo che sono disposte a dedicare il loro tempo per rendere la vela accessibile a tutti. La vela e il kiteboarding, come si vede qui, sono incredibilmente adattivi. Concentrandoci sullo sviluppo, siamo sulla buona strada per aumentare la partecipazione del Para Sailing a livello mondiale fino a 45 nazioni nei cinque continenti entro il 2023″.

Il CEO di World Sailing ha anche avuto parole di apprezzamento per il team dell’organizzazione locale: “Sul Garda abbiamo avuto il sostegno personale di Mirco Babini, presidente dell’International Kiteboarding Association, che, come tutti, ha voluto che questa clinic si svolgesse in concomitanza con il Formula Kite Grand Prix, con l’obiettivo che un giorno questo sport ne faccia parte. Abbiamo avuto un enorme sostegno da parte della comunità sportiva del Lago di Garda e di Univela Campione, che ha messo a disposizione barche, risorse e tempo per realizzare questo meraviglioso programma.”
 

Los Angeles 2028 – Reintroduzione della vela alle Para Olimpiadi

Manca solo una settimana alla presentazione della domanda al Comitato Paralimpico Internazionale per la reintroduzione della vela ai Giochi Paralimpici di Los Angeles del 2028.

Da quando è stata lanciata la campagna globale #BacktheBid nell’ottobre 2021, la comunità velica e sportiva mondiale si è riunita per appoggiare pubblicamente, scrivere lettere di sostegno e utilizzare i social media per coinvolgere i propri follower e diffondere il messaggio, scopri come puoi aiutare #BacktheBid qui.

Video e VNR: i volti del primo programma di sviluppo del para-kiteboarding di World Sailing

Un Video News Release che include interviste a tutti gli atleti del Para Kiteboarding Development Programme e al CEO di World Sailing David Graham è disponibile per il download qui.

Inquinamento: il doppio delle fibre di cellulosa rispetto alle microplastiche nell’Oceano Atlantico!

marzo 31, 2022 / Commenti disabilitati su Inquinamento: il doppio delle fibre di cellulosa rispetto alle microplastiche nell’Oceano Atlantico!

Durante l’ultima Vendée Globe, classica regata intorno al mondo in solitario, lo skipper francese Fabrice Amedeo ha raccolto 53 campioni utilizzando il sensore di microplastica montato a bordo della sua barca a vela Nexans – Art & Fenêtres. I vari team guidati da Catherine Dreanno, ricercatrice presso Ifremer Brest, laboratorio LDCM, Jérôme Cachot, professore presso l’Università di Bordeaux, laboratorio EPOC, Sophie Lecomte, Direttore della ricerca presso CNRS, laboratorio CBMN e Christophe Maes, responsabile della ricerca IRD, LOPS, hanno appena completato l’analisi dei filtri mesh da 300 µm. Ci danno il minimo della loro analisi iniziale.

La prima osservazione si concentra sulla concentrazione e sull’ampia varietà di forme, dimensioni, colori e tipi di particelle e fibre (tra 0,3 e 5 mm) nei campioni prelevati, che contenevano il doppio delle fibre di cellulosa rispetto alle microplastiche (MP).“Le fibre di cellulosa sono presenti praticamente in tutti i campioni raccolti (92,5% dei campioni), a differenza delle microplastiche, dove solo il 64% dei campioni contiene almeno un pezzo di microplastica, spiega Catherine Dreanno. Questi risultati supportano la teoria secondo cui esiste una contaminazione diffusa dell’acqua di mare al largo da parte di particelle antropogeniche create dalla rottura della plastica o dal lavaggio dei vestiti“.

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La corsa per una Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Oceano parte da Genova

marzo 30, 2022 / Commenti disabilitati su La corsa per una Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Oceano parte da Genova

Prima dell’evento le Seychelles, Panama e la città di Genova si sono impegnate a sostenere i diritti dell’oceano

Genova Coastal Race. The Ocean Race Europe, June 2021
© Sailing Energy/The Ocean Race

Esperti di diritto internazionale, diplomazia, scienza oceanica e sport, si sono incontrati questa settimana a Genova per dare il via al processo di redazione dei principi per una potenziale Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Oceano, che stabilirebbe un regolamento globale per la governance dell’oceano e garantirne un’adeguata protezione.

Prima del workshop, che è stato organizzato da The Ocean Race, il celebre giro del mondo a vela in equipaggio ed evento leader nella sostenibilità sportiva, le Seychelles, Panama e la città di Genova hanno preso formale impegno a sostenere i diritti dell’oceano.

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Quali colori attirano o meno le zanzare

marzo 29, 2022 / Commenti disabilitati su Quali colori attirano o meno le zanzare

Spesso le maledette zanzare rovinano la tranquillità dei magnifici tramonti che ci stiamo godendo in baia o in porto. Esiste però un modo per minimizzare i danni.

I ricercatori dell’Università di Washington hanno condotto uno studio secondo il quale le zanzare sentono l’odore dell’anidride carbonica emessa dagli esseri umani, solo dopo che l’hanno sentito cercano con la vista chi è che la emette. Un po’ come noi con le brioches, prima ne sentiamo l’odore e poi iniziamo a guardarci in giro per capire da dove arriva.

Lo studio ha anche scoperto che indossare colori come rosso, arancione, nero e ciano attira le zanzare (dopo che hanno sniffato la nostra CO2). Mentre indossare abiti composti di colori tra cui verde, viola, blu e bianco può scoraggiarle.

Ricapitolando… indossare abiti di colori del secondo gruppo potrebbe fare in modo che le zanzare riescano ad annusarci ma non ci vedano.

Via | www.nature.com

Ecco la truffetta Covid nella Nautica

aprile 11, 2020 / Commenti disabilitati su Ecco la truffetta Covid nella Nautica

Zerbinati Davide Perito Nautico & Yacht Design ha spiegato bene sulla propria pagina facebook come funziona una truffa che sfrutta un annuncio su una fantomatica barca in vendita.

truffa covid su annunci di barche

Annuncio di barca in vendita su “subito” in Italiano. Motivo della vendita: costo di transito urgenti.

L’annuncio si presenta bene. Il cliente potenziale compratore contatta il venditore e scopre che:

> La barca è ai confini dell’Italia, in un porto dove paga spese alte, essendo in transito e che è stata abbandonata per il “lock down”.

> Il venditore non è italiano, ma scrive in un buon inglese, dicendo di essere del Nord europa.

Propone subito uno sconto, deve liberarsi della barca.

Il cliente compratore è impazzito, una bella barca ad un prezzo basso fa gola a tutti. Si rischia. Chiede maggiori info e come si potrebbe fare la cosa. Il venditore risponde che non può muoversi e che può mandare altre foto anche per provare la sua identità. Arrivano altre foto e una foto di una coppia sulla stessa barca. Nel frattempo altro sconticino.

Il compratore, ingolosito ci chiede come fare. Pur non consigliando questa strategia di acquisto, stiamo al gioco. Chiediamo i documenti della barca e di identità, nonché un vecchio atto di acquisto. La barca ha una “tesserina” di regsitrazione, ci dicono possiamo tenere la bandiera (ma non è vero. cerchiamo la persona sui social e la troviamo, ci conferma il furto di identità (penisola scandivana), ma stiamo al gioco.

Il cliente si è rassegnato. Chiediamo quindi come vuole essere pagato e quali garanzie offre. Ci dice che ricevuti i soldi ci manda i documenti e avvisa la marina. Gli spieghiamo che per avere i soldi deve autenticare la firma sul “bill of sale” meglio in ambasciata, così alla vista di quel documento, pagheremo il 50%, poi ci spedirà tutto, comprese le chiavi e ci dirà dove è ubicata la barca (costa azzurra). Ci risponde che i soldi sono necessari e che lui non ha tempo da perdere (lui? quello che molla una barca e ora la vuole vendere?). Attendiamo… Sollecitiamo. Non si fa più vivo.

Il compratore sta valutando la segnalazione. Gli asini non volano!