Route du Rhum – 24 ore di tregenda

novembre 4, 2014 | By Mistro
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Condizioni di mare difficili, vento burrascoso che ha pompato raffiche fino a 45kts e periodi di scarsa visibilità hanno preso un tributo pesante, con decine di skipper tra i 91 partenti costretti ad interrompere o abbandonare la Route du Rhum.

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A partire dal maxi trimarano di 30 metri Sodebo Ultim’ di Thomas Coville (ex Geronimo di Olivier de Kersauson), che dopo 14 mesi di lavoro per riadattarlo alle esigenze del nuovo skipper si fermato contro un cargo proprio durante la prima notte. Coville è illeso ma ci ha rimesso lo scafo di dritta all’altezza della traversa e un pezzo di scafo centrale. E’ arrivato a Roscoff oggo dopo mezzogiorno, scosso e vagamente scojonato.

Coville ha detto: “Oggi mi sento come la vittima di un incidente stradale. Mi sento come se mi fosse venuto addosso un camion, una moto nella notte. Mi stavo spostando dalla TSS, l’area da evitare a causa del traffico marittimo, ed ero molto veloce. Nel pomeriggio avevo avuto un problema a prua, così avevo deciso di spingere per tentare di raggiungere Loick (Loick Peyron, Maxi Banque Populaire VII) ma stavo navigando abbastanza tranquillamente.

Un allarme batteria ha suonato così sono andato a controllare. Non c’era niente di anomalo così sono tornato fuori e l’ho visto sullo schermo. Dovete immaginare che sulle nostre barche non abbiamo molta visibilità, che è buio, c’erano raffiche di vento e rovesci di pioggia e praticamente noi navighiamo come piloti di aereo o come controllori del traffico, usando il radar.

Ho potuto vedere che c’erano due navi da carico vicine. Stavo navigando in modalità vento, il che significa in pratica si naviga tenendo conto dei venti (e non della bussola). Se sto navigando a 25 nodi e il cargo è a 18 nodi, abbiamo avuto una velocità di avvicinamento di 40 nodi. Le due miglia che ci separavano sono state coperte in un minuto e mezzo. Sono uscito in coperta dopo aver acceso il motore ed essermi vestito in modo adeguato ed è stato proprio in quel momento che alzando lo sguardo e ho visto questo enorme muro nero tagliarmi la rotta. L’ho colpito a 1,5 o forse 3 metri dalla sua poppa. Soli 3 metri e non sarebbe successo niente

Oltre a Coville un paio di Class 40 hanno perso la chiglia a poche ore di distanza. Francois Angoulvant ha dovuto essere “aviotrasportato” dal suo Sabrosa Mk2 recentemente varato, è in osservazione all’ospedale di Brest. Marc Lepesqueux invece è stato più fortunato, è riuscito a stabilizzare la barca riempiendo i water ballast e con i suoi mezzi ha riparato a Guernsey.

E ancora… Nicolas Troussel (Credit Mutuel Bretagne) si è ritirato a causa di una ferita alla caviglia. Thierry Bouchard (Wallfo.com) ferita al polso. Problemi alle vele o al rig hanno costretto a pit-stop Exocet (Alan Roura), Fantastica (Giancarlo Pedote, poi ripartito) e Teamwork (Bertrand Delesne). Arnaud Boissieres si è fermato a Les Sables d’Olonne con una serie di problemi tecnici.

L’elenco dei ritiri e delle cause degli stessi

1. Thomas Coville (Ultime – Sodebo Ultim’) : collision with cargo ship
2. Bertrand de Broc (IMOCA – Votre Nom autour du Monde) : elbow injury and pilot damage
3. Alain Delhumeau (Multi50 – Royan) : dismasted
4. Loïc Fequet (Multi50 – Maître Jacques) : float damaged
5. Erik Nigon (Mulit50 – Un monde sans sida) : mainsail shredded
6. Gilles Buekenhout (Multi50 – Nootka Architectes de l’urgence) : rudder broken
7. François Angoulvant (Class40 – Team Sabrosa SR 40MK2) : lost keel
8. Marc Lepesqueux (Class40 – Sensation Class40) : lost keel
9. Nicolas Troussel (Class40 – Crédit Mutuel de Bretagne) : injury
10. Thierry Bouchard (Class40 – Wallfo.com) : injury
11.Arnaud Boissières (Class40 – Du Rhum au Globe) : technical problem

www.routedurhum.com

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