Barcolana – Arriva a Trieste il 69F, monoscafo foiling in team
2 ottobre 2019 – Torna Barcolana FUN, il contenitore di eventi, idee e sperimentazioni che porta in Barcolana 51 presented by Generali la vela ad alta velocità e ad alto tasso di adrenalina. L’edizione 2019 di BARCOLANA FUN, supportata anche quest’anno da SIRAM VEOLIA, contiene una imperdibile “Special Edition” dedicata al mondo del foiling, con un testimonial d’eccezione.
In Barcolana, infatti, arriva il monotipo 69F, primo monoscafo foiling navigabile in team, una barca a vela lunga 6,9 metri capace di volare sul mare con tre persone di equipaggio. Rivoluzione nella vela monotipo, lanciato poco meno di un anno fa in Italia, sarà protagonista in Barcolana dal 5 al 12 ottobre con diverse iniziative, tutte gratuite e tutte aperte al pubblico, in pieno spirito barcolano, con la possibilità di navigare a bordo di questa innovativa barca e conoscere uno dei più grandi e amati campioni di vela olimpica del mondo.
SANTIAGO LANGE IN BARCOLANA – A supportare il progetto del 69F, a divulgare la vela foil in Barcolana, sarà infatti la medaglia d’oro alle Olimpiadi 2016 (Rio de Janeiro) in classe Nacra 17, Santiago Lange, che arriverà a Trieste giovedì 10 ottobre: un grande campione della vela pronto a entrare nel pieno spirito dell’evento di Trieste, con l’obiettivo di far provare e spiegare la vela foil a tutti grazie al progetto 69F Academy.
LA LECTIO MAGISTRALIS DI LANGE – Per spiegare la sua passione per la vela, l’interesse per i foil, la volontà di rendere accessibile a tutti il volare sull’acqua attraverso la 69F Academy, la prima innovativa academy per monoscafi foiling; ma anche raccontare la sua esperienza olimpica e la sua vita, Santiago Lange terrà una lectio magistralis di vela, aperta a tutti gli appassionati: l’appuntamento è giovedì 10 ottobre alle ore 18 alla Società Triestina della vela, un’occasione imperdibile per conoscere l’uomo che ha compiuto un’impresa eroica. Santi Lange, classe 1961, ha vinto infatti l’Oro a Rio in Nacra 17, in coppia con Cecilia Carranza Saroli: non solo era il velista “più grande” iscritto alle Olimpiadi, ma anche i suoi due figli hanno partecipato alla stessa competizione. Meno di un anno prima dell’oro, a Lange era stato diagnosticato un cancro e nove mesi prima di ottenere l’oro olimpico (con un solo punto di vantaggio sul team australiano, in una medal race che rimarrà indelebile nella memoria degli appassionati di vela) era stato operato e gli era stata asportata una parte di polmone: il suo recupero dall’operazione era coinciso così con la preparazione olimpica. Lange aveva già rappresentato l’Argentina nelle Olimpiadi del 1988, 1996, 2000, 2008 ottenendo due volte il bronzo in classe Tornado. Campione del mondo 4 volte (Snipe e Tornado), ha partecipato sia alla Volvo Ocean Race che all’America Cup.