Eco Sailing Project
Quattro giovini franzosi neolaureati in ingegneria, Bérenger, François, Martin e Pierre, hanno un progetto: circumnavigare il mondo a tappe con una barca con una barca a vela a zero emissioni… ma zero proprio.

Così cercano degli sponsor, comprano Amasia, un vecchio Jeanneau Gin Fizz 38 del 1978 armato a ketch, lo restaurano, sbarcano il motore termico e ne installano due elettrici, tappezzano la coperta di pannelli solari, montano un generatore eolico e un’elica Ewol che quando la barca va a vela contribuisce a ricaricare il banco di batterie (che sarebbe un po’ anche un mio sogno, non il giro del mondo che sono troppo pigro, avere una barca a emissioni zero). Si sono perfino comprati un forno solare.
Completati i lavori si tagliano i capelli e partono, anzi no, partono e arrivati in Galizia si tagliano i capelli.
Partiti dalla Francia a settembre, hanno navigato verso sud lungo le coste dell’Europa e dell’Africa, per raggiungere Capo Verde in novembre. Da lì hanno attraversato l’Atlantico per raggiungere i Caraibi a fine anno.
A febbraio 2015 attraverseranno il Canale di Panama e si butteranno in Oceano Pacifico. Faranno tappa alle isole Galapagos, Marchesi, Tahiti… Dopo Fiji e Tonga, attraversando la Stretto di Torres tra Australia e Nuova Guinea nel mese di agosto 2015, raggiungeranno l’Oceano Indiano.
Dopo aver visitato il Madagascar nel novembre 2015 faranno una meritata sosta in Sud Africa. Poi di prua a nord, per iniziare la risalita dell’Atlantico per arrivare in Brasile entro gennaio 2016. Da lì di nuovo Caraibi, Azzorre e Francia, dopo due anni di navigazione.
Info su www.ecosailingproject.com
Sono curioso di vedere come lo passano il canale di Panama (o di quanto gli costerà farlo 😎 )
dici che con il motore elettrico non ce la fanno?
60 miglia, molto probabilmente di notte?
Dubito abbastanza, soprattutto che tengano una media accettabile x l’autorità del canale.
BV
intendi che saranno costretti a farsi rimorchiare?
Tanto di cappello ai Franzosi perchè si lanciano e ci provano. Il mio amico Stephane é uno di quei sognatori, si é lanciato nel giro del mondo senza scalo conto vento e contro corrente e S E N Z A motore. Al primo tentativo con una barca decisamente improbabile é “coulé” (affondato) a Capo Horn , la seconda nel 2011 con una specie di Optimist di 47 piedi recuperato in un prato e con l’aiuto di qualche amico ha sistemato al meglio .Senza budget ma con tanti amici e tanta passione Steph si é fatto il giretto in 223 giorni ritagliandosi il suo posto tra i 6 navigatori solitari al mondo che hanno portato a termine un’impresa simile.
meditate gente, meditate.
ciao
Daniele