Tag name:autocostruzione

Video – Un rollafiocco fatto in casa

settembre 26, 2016 / Commenti disabilitati su Video – Un rollafiocco fatto in casa

Il video è in inglese ma non necessita di spiegazioni. Il nostro sfrutta il mozzo di una bicicletta per autocostruirsi un piccolo rollafiocco fatto in casa.

Immagine anteprima YouTube

Considerati gli sforzi cui è sottoposto normalmente un mozzo di bicicletta (e la loro durata) probabilmente sarà più affidabile di uno dei tanti rollafiocchi di marca.

Il costo dell’operazione è di circa 10 dollari.

Scoperto grazie a terrafermasailors.blogspot.it

Idea 850, progetto di Cristian Pilo

Ultima nata nella famiglia di barche disegnate da Cristian Pilo appositamente per l’autocostruzione, idea 850, sviluppo del concetto di Idea 19 e Idea 21 su una scala più grande.

idea-850-ext-1

idea-850-ext-1
Immagine 1 di 14

E’ sostanzialmente un cruiser veloce di impostazione marcatamente sportiva, che può diventare un racer per regate d’altura se in fase di costruzione si mantiene una elevata attenzione ai pesi e si affinano attrezzatura di coperta, interni e piano velico con una serie di soluzioni ben descritte nei piani.

Partiamo dalla carena: è caratterizzata da spigolo evolutivo per avere la massima stabilità di forma, baglio massimo generoso ma non esasperato, né spinto troppo a poppa, per avere un buon compromesso tra performance al lasco e alle altre andature, volumi a prua decisamente generosi con sezioni di entrata ad U per evitare di “seppellire” la prua al lasco con venti sostenuti in planata, sezioni di poppa potenti per favorire l’ingresso in planata; la curva di stabilità garantisce raddrizzamenti importanti sino ad oltre 120° in grado di sfruttare tutta la potenza del piano velico, piuttosto esuberante.

(altro…)

Slideshow della costruzione di un Colin Archer

febbraio 1, 2015 / Commenti disabilitati su Slideshow della costruzione di un Colin Archer
Immagine anteprima YouTube

Emma è la replica di una barca da salvataggio norvegese disegnata da Colin Archer, per chi ha piacere di andarselo a cercare è il progetto RS22.

Lunghezza: 14.25 metri, 47ft
Larghezza: 4.84 m, 16 ft
Pescaggio: 2,30 metri, 7,5 ft
Dislocamento: 30 ton
Superficie velica: 120 metri quadrati, 1.291,7 piedi quadrati
Motore: DAF 615, 6 cilindri, 120 CV

Info su http://www.colinarcheremma.com

Pocketship – Piccola carrellabile per autocostruttori

Immagine anteprima YouTube

Il piccolo Pocketship è un bellissimo barchino carrellabile di 15 piedi acquistabile a vari livelli – dai puri e semplici piani di costruzione al kit completo – sul sito della Chesapeake Light Craft.

Le caratteristiche:

Lunghezza: 4.52 m
Larghezza: 1.91 m
Pescaggio: 0.41 – 0.91 m
Peso a vuoto: 363 kg
Peso deriva: 120 kg
Superficie velica: 13.77 mq

Scoperto grazie a marinaiditerraferma.blogspot.it

Video – Ruotare uno scafo

agosto 23, 2014 / Commenti disabilitati su Video – Ruotare uno scafo

Ci sono due modi per ruotare lo scafo di una barca in costruzione, quello standard e quello sardo. Il primo prevede una gru, quello sardo tante casse di birra Ichnusa.

Immagine anteprima YouTube

Bruno e Salvatore stanno (auto)costruendo una barca a vela in compensato marino e resina epossidica. Il progetto è l’Hirundo 750 di Cristian Pilo.

Info su www.barbamasu.com

“Autocostruzione nautica for dummies” – Incontro a Quartu sant’elena (CA)

giugno 10, 2014 / Commenti disabilitati su “Autocostruzione nautica for dummies” – Incontro a Quartu sant’elena (CA)

“Autocostruzione nautica for dummies: come costruirsi la barca senza affondare se stessi e il proprio portafoglio”

Yacht club Quartu, via sorrento 44, Quartu sant’elena (CA) – Chiaccherata sulle tecniche di costruzione dedicata a curiosi e aspiranti autocostruttori: tecniche, barche costruibili, budget, tempi, barbatrucchi e un sacco di foto e filmati.

autocostruzione nautica for dummies

Info su Facebook

Da Alessandro Comuzzi il Cat F-14

Da Alessandro Comuzzi (di suo abbiamo già visto il Daysailer 950), il Cat F-14, un catamarano di 14 piedi ispirato ai classe A, solo più piccolo, più economico, smontabile senza viti e trasportabile sul tetto di una vettura.

01-cat-f-14-piani-costruttivi

01-cat-f-14-piani-costruttivi
Immagine 1 di 3

Costruzione compensato marino resina epossidica e fibra di carbonio.

Sono disponibili i piani costruttivi completi a 150 euro ed eventualmente gli elementi pre-tagliati.

Loa = 4.25 m
B max = 2.27 m
Draft = 0.80 m
Displ means = 75 kg
Sails upwind = 10 m2
Spi = 10 m2
Crew range = 70-80 kg

Info su www.alessandrocomuzzi.com

Il primo Kayak stampato in 3D

marzo 20, 2014 / Commenti disabilitati su Il primo Kayak stampato in 3D

Oggi è un kayak, domani potrebbe essere una deriva.

Immagine anteprima YouTube

Il kayak è composto di 28 pezzi stampati separatamente, poi avvitati e siliconati. E’ lungo poco più di 5 metri e largo 50 centimetri. Pesa poco meno di 30 chili (26 e mezzo di plastica e 2,5 di viti) e per stamparlo ci sono volute la bellezza di 1012 ore.

Costo del materiale (senza stampante) 500 dollari. Info su www.grassrootsengineering.com

Se invece non hai una stampante 3D e vuoi autocostruirti lo stesso un Kayak su nautikit trovi il Bette 500, son circa la metà dei pezzi, va sui 18-20 kg e la costruisci in 60 ore massimo.

Cristian Pilo “pimpa” l’Idea 19 – Nasce l’Idea 21

Cristian Pilo ha iniziato a lavorare alla sorella maggiore dell’idea 19, due piedi in più sembrano pochi ma su queste misure fanno grandissima differenza. Ecco quindi l’IDEA 21. 6,40 metri di lunghezza scafo, per un sostanziale incremento di abitabilità, mantenendo però l’impostazione sportiva del 19.

idea-21-radiuschine-epoxy-plywood-sportboat-01

idea-21-radiuschine-epoxy-plywood-sportboat-01
Immagine 1 di 6

La filosofia di fondo rimane quella di dare agli autocostruttori, cantieri artigiani un progetto super-dettagliato per una piccola barca piuttosto sportiva, veloce, stabile, accattivante e divertente, che possa competere in regata di club e divertire chi ci naviga, senza diventare un “mostro” tirato al limite e impegnativo da condurre.

Partiamo dalla carena, caratterizzata dal cosiddetto “spigolo evolutivo”: mode o non mode, ci sono delle ragioni tecniche ben precise per mettere uno spigolo su una piccola barca sportiva, per farla semplice la stabilità di forma a barca sbandata aumenta talmente tanto da compensare ampiamente la resistenza data dallo spigolo in acqua; Con l’Idea 21 riusciamo ad avere una superfice bagnata decisamente contenuta e una superficie al galleggiamento bassa, per fare si che la barca si muova bene anche con poca aria, come già fa idea 19; le sezioni di prua hanno sfruttato la lezione del mondo dei mini 6,50, dove dopo anni di prue super affilate si è capito che dare maggiori volumi là davanti aiuta il comportamento a barca sbandata, (per la gioia anche delle manovre di ormeggio: la prua è decisamente più comoda).

(altro…)