novembre 27, 2018 /Commenti disabilitati su YCI – Heritage – Il primo archivio open content sulla storia della vela
La monumentale collezione di dati di YCI digitalizzata per creare uno dei più forniti archivi digitali della storia della vela. Da oggi, sul sito www.yachtclubitaliano.it, uno spazio digitale permanente per l’accesso a collezioni di materiale digitale che includono, tra l’altro, immagini storiche, classifiche, articoli di giornali, locandine pubblicitarie
Scomodando Lucio Anneo Seneca che, nel suo De Brevitate Vitae indica la classica tripartizione del tempo in futuro, presente e passato – elogiava proprio quest’ultimo, rispetto all’incerto futuro e al fuggevole presente, per la sua immutabilità e, proprio per questo motivo, per l’immunità di cui gode nei confronti dell’azione del fato.
La divulgazione e la condivisione del proprio passato, rientra nella missione dello Yacht Club Italiano e nelle finalità della creazione dell’Archivio YCI – Heritage, ovvero la messa online del patrimonio documentale del Club a cura del Centro Studi dello Yacht Club Italiano.
settembre 26, 2018 /Commenti disabilitati su La Associazione Velica 4 Venti per le persone disabili
La vela è uno sport che crea tante occasioni di sperimentazione delle proprie risorse e potenzialità, perché favorisce la consapevolezza e il consolidamento del sé, la percezione di autoefficacia, promuove il pensiero strategico e tattico, valorizzando anche le competenze relazionali.
Per questo la 4 Venti – Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) nata con lo scopo di diffondere la cultura del mare e della vela attraverso attività agonistica, corsi di vela, vela terapia e progetti scolastici, ed escursioni nel bellissimo mare della Sardegna – organizza (anche) attività veliche con le persone disabili.
I progetti coordinati da Serena, la loro pedagogista/velista con una grande passione per il suo lavoro e per la vela stessa, possono essere sia individuali che di gruppo, e sono rivolti a minori e adulti con disabilità fisica, psichica e intellettiva.
I progetti sono adattabili alle esigenze del richiendente – ovvero privati, privato sociale, scuole, enti pubblici – chiunque voglia rendere il mare un luogo ancora piú aperto ed inclusivo, regalando ai ragazzi esperienze davvero indimenticabili.
luglio 28, 2018 /Commenti disabilitati su 100% Sun, Wind, Water – 2000 miglia senza combustibili fossili
Lo skipper svedese Bjorn Bertoft sta compiendo un viaggio nel mar Baltico che toccherà sette paesi. Caratteristica della sua “impresa” è quella di utilizzare solo l’energia del vento, del sole e dell’acqua.
Durante il suo viaggio di 2000 miglia battezzato 100 Sun Wind Water a bordo del suo Smaragd di 34 piedi, Johanna, Bertoft navigerà con giovani ambientalisti e raccoglierà dati sulle microplastiche nell’oceano, la visibilità dell’acqua e le condizioni delle acque di superficie per l’Università di Göteborg.
Monitorerà anche le prestazioni del motore elettrico di Johanna, che è gestito da due batterie al litio Torqueedo, ricaricate tramite pannelli solari e l’elica del pod della barca. “Abbiamo rimosso il motore, il serbatoio, i tubi e l’odore di combustibile fossile” dice Bertoft.
Bertoft ha anche modificato lo scafo, la coperta e gli interni per rafforzare e riparare la barca di 27 anni, ha anche investito in nuove manovre.
Sotto coperta non ci sono cabine, doccia interna o pompa elettrica. Invece, sono state installate luci a LED, un frigorifero e le attrezzature di navigazione. Ha anche comprato un fornello solare, che utilizza solo la luce del sole per far bollire l’acqua o per cucinare il cibo.
Bertoft, che ha lasciato Oslo lo scorso 5 giugno, ha affermato che la sua “missione è quella di creare consapevolezza tra i velisti sulla vela ecologica”.
giugno 29, 2018 /Commenti disabilitati su Mauro Pelaschier fa periplo d’Italia a vela come ambasciatore della Fondazione One Ocean
Trieste, 29 giugno 2018. Mauro Pelaschier compirà il periplo d’Italia a vela come ambasciatore della Fondazione One Ocean, per testimoniare il rispetto degli ecosistemi marini e diffondere la Charta Smeralda.
Mauro Pelaschier, volto tra i più noti della vela italiana, già timoniere di Azzurra in America’s Cup, è in procinto di compiere il periplo della penisola su una barca a vela in legno nel suo ruolo di ambasciatore della Fondazione One Ocean, recentemente costituita dallo Yacht Club Costa Smeralda per sensibilizzare e divulgare l’attenzione per la sua salvaguardia.
Mauro Pelaschier, Ambassador One Ocean
Il periplo d’Italia avverrà a bordo di Crivizza, una barca a vela in legno del 1966, partirà da Trieste, terra d’origine di Pelaschier e città della Barcolana, l’appuntamento velico-sportivo più numeroso e famoso d’Italia, ormai ampiamente conosciuto e apprezzato a livello internazionale. In equipaggio con Mauro Pelaschier partiranno Daniele Gabrielli, già compagno di Mauro su Azzurra, e Gianfranco Bonomi. Nel corso delle tappe si uniranno altri compagni di navigazione, tra i quali alcuni ricercatori di due istituti del CNR (l’Istituto di Scienze Marine di Venezia, ISMAR, e l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero di Oristano, IAMC) per rilevare e monitorare lo stato delle acque (e delle plastiche) nel corso del periplo.
giugno 8, 2018 /Commenti disabilitati su Resta con me – Adrift – Il Trailer Italiano
Tratto da una storia vera, Resta con Me (Titolo originale Adrift) è un film di Baltasar Kormákur. Con Shailene Woodley, Sam Claflin, Elizabeth Hawthorne, Jeffrey Thomas, Grace Palmer, Tami Ashcraft, Siale Tunoka, Luna Campbell. In uscita nei cinema in Italia mercoledì 29 agosto 2018.
La Trama di Resta con me:
Salpati sulla barca a vela Hazana da Tahiti sotto un meraviglioso cielo stellato, Tami Oldham (Shailene Woodley) e il suo fidanzato Richard Sharp (Sam Claflin) sono giovani, innamorati e sognano una vita di avventure insieme.
Dopo pochi giorni, nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, un uragano di proporzioni terrificanti si abbatte sulla loro imbarcazione, lasciando Tami priva di sensi. Al suo risveglio, Tami trova la barca distrutta e il suo ragazzo gravemente ferito.
Senza alcun mezzo di comunicazione e lontana settimane di navigazione dal porto più vicino, Tami deve confrontarsi con una straziante corsa contro il tempo per salvare se stessa e l’unico uomo che abbia mai veramente amato.
Il film si basa sul libro “Red Sky in Mourning: A True Story of Love, Loss, and Survival at Sea” scritto da Tami Oldham Ashcraft con Susea McGearhart.
giugno 2, 2018 /Commenti disabilitati su Yrvind, 79 anni, dall’Irlanda alla Nuova Zelanda su una barca di 19 piedi
Yrvind, in simpatico svedese di 79 anni di cui avevo già narrato le gesta in passato, è partito il 31 maggio 2018 dall’Irlanda con destinazione la Nuova Zelanda, 15.000 miglia in solitario su Exlex, una barca autocostruita lunga 19 piedi e larga circa 3, con 4 metri di tela, governata da timoni gemelli azionati da funi. Spera di completare il suo epico viaggio in circa 300 giorni.
Il nostro eroe ha imbarcato sul suo piccolo guscio acqua e cibo sufficienti a coprire 4 mesi di viaggio, meno della metà del tempo previsto. Ha in programma di raccogliere acqua piovana e la sua dieta consisterà in muesli ricchi di calorie, sardine e pane di segale.
L’itinerario vedrà Yrvind navigare verso sud attraverso l’equatore prima di doppiare il Capo di Buona Speranza nella punta meridionale dell’Africa e poi attraverso il vasto Oceano Meridionale. Costeggerà il sud dell’Australia prima di approdare definitivamente a Dunedin, in Nuova Zelanda.
Parlando prima della sua partenza, Yrvind ha detto che non vedeva l’ora di affrontare la sfida dopo tre anni di progettazione e costruzione della sua barca. “Sarà il test definitivo della barca che ho costruito, ne sono felice, ma ammetto che è un esperimento, la barca sarà davvero messa alla prova, specialmente nell’Oceano Antartico”
Yrvind ritiene che i maggiori pericoli saranno la minaccia dei pirati al largo della costa occidentale dell’Africa, la pulizia dello scafo in acque infestate dagli squali e gli iceberg nell’Oceano Antartico.
È partito domenica 8 aprile da Portegrandi, Venezia, Vittorio Fabris, 77 anni. Scopo del viaggio: un giro del mondo su una barca a vela di meno di 10 metri attraverso quattro continenti che durerà un anno e mezzo per chiedere scusa alle balene per i danni dell’uomo all’ambiente.
La prima tappa, lasciate le coste italiane sarà Nantucket, l’isola Usa dei balenieri in Massachusetts, per salpare nuovamente il 12 agosto, la data in cui salpò, nel 1819, la baleniera Essex che ispirò Melville per Moby Dick.
Proseguirà poi per la rotta dei balenieri, tra le Canarie e Capo Verde, poi lungo le coste del Sud America, l’isola di Sant’Elena fino al Capo di Buona Speranza. E verso le Filippine e l’oceano Indiano, Taiwan, Giappone fino all’Equatore nel punto in cui, 7 gradi nord di latitudine e 160 gradi di longitudine ovest, arriverò nel punto in cui naufragò la baleniera Essex per gettare una corona in ricordo dei balenieri caduti.
Fino a Gibilterra, Vittorio navigherà insieme a due amici poi sarà solo. Se l’impresa riuscirà il settantasettenne residente a Cortellazzo entrerà nel Guinness dei Primati per il più anziano ad averlo fatto.
La più antica mai trovata, fu gettata nell’Oceano Indiano da marinai tedeschi che conducevano un esperimento.
www.kymillman.com
Nel 1886, i marinai di una nave tedesca hanno lanciato la bottiglia nell’Oceano Indiano con lo scopo di misurare le correnti marine. All’interno c’era una nota che chiedeva a chi l’avesse trovata cortesemente di registrare i dettagli di dove e quando ma nessuno si è imbattuto nella bottiglia fino a gennaio di quest’anno, quando una donna è incappata nella reliquia su una spiaggia nell’Australia occidentale.
Tonya Illman stava esplorando le dune vicino a Wedge Island, a circa 110 miglia a nord di Perth, quando ha visto questa bottiglia dall’aspetto interessante che giaceva nella sabbia e l’ha raccolta pensando che sarebbe stato un bel pezzo di arredo per la sua casa. L’ha data alla fidanzata di suo figlio, Bree Del Borrello, che ha individuato un biglietto arrotolato all’interno.
settembre 6, 2017 /Commenti disabilitati su Settantenne attraversa l’Atlantico per la terza volta, in kayak
Il settantenne kayaker polacco Aleksander Doba ha percorso 3500 miglia nel Nord Atlantico, in occasione della sua terza transatlantica da solista e senza assistenza. Partito 17 maggio (2017) da Barnegat Bay, New Jersey, ha impiegato 120 giorni per raggiungere Conquet, vicino a Brest, Domenica 3 settembre.
Il kayaker ha dovuto affrontare diverse tempeste e racconta di aver “giocato con uno squalo”. Tempeste e problemi meccanici lo hanno costretto a deviare. Inizialmente la meta era Lisbona ma Aleksander è stato spinto a nord dai venti. Lasciata a sinistra l’Inghilterra l’ex ingegnere è finalmente arrivato a Brest dopo 4 mesi in mare.
Vera e propria star in Polonia, è stato nominato “Adventurer of the Year” dai lettori del National Geographic.
settembre 2, 2017 /Commenti disabilitati su Video – The Construction and Atlantic Crossing of the Pilgrim
Alcuni amici si sono autocostruiti il Tiki 38 Pilgrim, un catamarano progetto di James Wharram, e con questo partendo dal New Jersey hanno attraversato il nord Atlantico fino a Gibilterra facendo un pit stop alle Azzorre, da lì sono risaliti risaliti lungo il Mediterraneo fino a Marsiglia.
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