Category name:Storie di Vela

Liberi nel Vento Our Olympic Moments

luglio 16, 2016 / Commenti disabilitati su Liberi nel Vento Our Olympic Moments

Domenica 10 luglio presso la base nautica di Liberi nel Vento è stata presentata l’iniziativa “Our Olympic Moments”, con gli istruttori olandesi Liza Elburg e Akko van der Veen giunti a Porto San Giorgio con tre Liberty del cantiere australiano Hansa Sailing, due delle quali preparate per essere utilizzate con servocomandi al mento o con soffio dell’aria della bocca.

Liberi nel Vento Hansa Liberty 01

Liberi nel Vento Hansa Liberty 01
Immagine 1 di 8

Liza ed Akko lunedì mattina hanno impostato le sedute ed i comandi delle barche per adattarle al meglio alle condizioni fisiche di Angelo Larocca, Cinzia Cocciaro e Sami Arapi.

Nel tardo pomeriggio la prima uscita in mare di Angelo, che ha preso confidenza con lo sport della vela azionando il timone con i servocomandi mossi dal soffio della bocca. Angelo, con la sua sicurezza e padronanza del mezzo, ha regalato grandi sensazioni ed occhi lucidi dalle emozioni a tutti coloro che hanno avuto la fortuna ed il piacere di vivere questo speciale momento di sport e di vita.

Per la prima volta in Italia, nel nostro Mare Adriatico, un ragazzo ha timonato un’imbarcazione con il solo utilizzo del soffio dell’aria della bocca.

(altro…)

I calzini di Evi Van Acker

luglio 14, 2016 / Commenti disabilitati su I calzini di Evi Van Acker
Immagine anteprima YouTube

Ogni atleta ha i suoi riti scaramantici prima di una competizione. Qualcuno non si taglia i capelli, qualcuno non si fa la barba, qualcuno non vuole vincere la practice race, qualcuno non vuole niente di verde sulla propria barca.

Evi Van Acker, velista belga bronzo a Londra 2016 indossa sempre i suoi calzini col pulcino incoronato.

Evi Van Acker and her socks

Certi anziani ti fanno sentire così vecchio…

Immagine anteprima YouTube

“E’ come volare su una nuvola,” dice il kite surfer di 77 anni David Cummings. Dopo la morte della moglie Cummings ha deciso di prendere in mano la propria vita e iniziare a praticare kite surfing e snowboarding. L’inglese ha fatto kite surf per gli ultimi quattro e spera che il paradiso assomigli alla sua attuale routine quotidiana, attrezzare e lasciare che l’aquilone lo porti attraverso l’oceano.

Via | snipeout.blogspot.com

Violette Dorange attraversa la Manica su un Optimist a 15 anni

maggio 31, 2016 / Commenti disabilitati su Violette Dorange attraversa la Manica su un Optimist a 15 anni
Immagine anteprima YouTube

Violette Dorange ha 15 anni e come conseguenza naturale per una ragazza della sua età lascia l’Optimist per passare al 420. Prima di farlo però ha deciso di togliersi uno sfizio, essere la prima ragazza ad attraversare la manica sul noto piccolo guscio.

Nella notte del 24 maggio 2016 Violette, assistita dalla Exchange, ha lasciato la costa inglese in prossimità dell’Isola di Wight per percorrere le poco più di 70 miglia che la separano da Cherbourg, in Francia.

Il tempo impiegato è stato di 14 ore e 58 minuti ad una media di 4,71 nodi.

violette dorange

Via Facebook

La Mini Transat di Michele Zambelli diventa un documentario

maggio 18, 2016 / Commenti disabilitati su La Mini Transat di Michele Zambelli diventa un documentario

La Mini Transat 2015 di Michele Zambelli, a bordo di Illumia 788, è diventata un documentario di 60 minuti, “Il Mio Oceano”, che verrà trasmesso il 21 maggio in prima serata sul canale MARCOPOLO (canale 222 digitale terrestre).

Michele Zambelli / Proto 788

Michele Zambelli / Proto 788

Il video racconta la traversata di oltre 4000 miglia ─ dalla Francia ai Caraibi, passando per le Canarie ─ percorsa dallo skipper forlivese, che ha chiuso la tappa finale classificandosi al secondo posto. Un susseguirsi di immagini che rivelano la vita di bordo, la quotidianità di un giovane che naviga in solitario, in mezzo alle onde, su una barca di sei metri e cinquanta alla conquista del podio.

Ed è il punto di vista di chi resta a terra a completare il documentario: le parole e le immagini di Zambelli fanno da intermezzo al racconto della fidanzata Giulia e della madre Marzia, su come la famiglia di un velista vive la lontananza del proprio caro dalla terraferma per lunghi periodi di tempo. “’Il Mio Oceano’ mi ha permesso di far conoscere nel dettaglio la regata ─ ha dichiarato Zambelli ─ e spero possa essere utile a chi sta programmando la prossima Mini. A me lo sarebbe stato”.

Nel frattempo, il giovane skipper si sta preparando per la stagione 2016, ancora supportato da Illumia, società bolognese attiva nella vendita di energia elettrica e gas. Ma con una nuova barca, Illumia 12, (un Class 9.50 progettato da Sam Manuard), scelta da Zambelli in memoria di Alessandro Bruno ─ l’amico velista che l’ha costruita e ha perso la vita nel 2013 ─ che il giovane skipper porterà sulla linea di partenza della Ostar 2017, regata transatlantica in solitario dall’Inghilterra a Newport in America.

Il primo appuntamento della nuova stagione di Illumia 12 sarà in Adriatico, il 29 maggio, in occasione de La Cinquecento x2, organizzata dal Circolo Nautico Porto Santa Margherita di Caorle, dove Zambelli sarà in coppia con lo skipper veneziano Luca Tosi, anche lui proveniente dal circuito dei Mini 6.50. Il percorso prevede 500 miglia con rotta Caorle-Sansego-Isole Tremiti-Sansego-Caorle e sarà un banco di prova per la nuova imbarcazione. “Come con il Mini 788 – ha concluso Zambelli – anche con Illumia 12 dobbiamo imparare a conoscerci ed entrare in contatto. Dopo il trasferimento da Genova a Rimini ho capito che ci piacciamo”.

Stein Hoff – L’Atlantico a remi a 70 anni

maggio 17, 2016 / Commenti disabilitati su Stein Hoff – L’Atlantico a remi a 70 anni

Stein Off

Questo simpatico manzo norvegese si chiama Stein Hoff, ha 70 anni e il 15 maggio è partito da New York per ripercorrere la rotta che George Harbo e Gabriel Samuelsen tracciarono nel 1896 attraversando l’oceano Atlantico, remando per oltre 3000 miglia, fino alle isole Scilly, in Inghilterra.

La coppia salpò con la The Fox da Battery Park, Manhattan, il 6 giugno 1896 e raggiunse le Scilly dopo 55 giorni e 13 ore avendo remato per 3.250 miglia nautiche. Poi continuarono fino a Le Havre, in Francia.

In omaggio a quella utilizzata quel dì, Hoff ha battezzato la propria barca di 24 piedi The Fox II, che rispetto a quella utilizzata dai predecessori sarà dotata di tutte le tecnologie più recenti in fatto di sicurezza, GPS, telefono satellitare, radio VHF, ecc…

Da quando si legge sulla sua pagina facebook il nostro ha avuto difficoltà fin dall’inizio, patendo anche un paio di capovolgimenti a causa di onde che lo hanno colpito.

Giancarlo Pedote pensa in grande e passa ai piccoli Moth

aprile 29, 2016 / Commenti disabilitati su Giancarlo Pedote pensa in grande e passa ai piccoli Moth

Quando si ha un grosso obiettivo è necessario prepararsi a 360 gradi e avere il coraggio di lasciare quello che sai fare meglio. Giancarlo Pedote è indicutibilmente uno dei più grandi velisti che abbiamo in Italia in questo momento. Un grande velista e un grande atleta.

Giancarlo in allenamento sul MOTH Prysmian 4171. ph. Pluhel/ENVSN

Giancarlo in allenamento sul MOTH Prysmian 4171. ph. Pluhel/ENVSN

29 aprile 2016 – Giancarlo Pedote decide di sperimentare ancora e lasciare gli abitabili e l’oceano, il suo mondo, per concedersi un anno di apprendimento a bordo di una delle più rivoluzionarie imbarcazioni: il Moth a foil.

«Non ci sono dubbi: il concetto del foil è la vela di domani che comincia oggi » dichiara con fermezza Giancarlo Pedote. «I foil sono entrati a gamba tesa nella vela, invadendola in ogni dove, dalla Coppa America alle regate oceaniche. La Classe Mini 6.50 si è aperta ai foil nella categoria prototipi, mentre i Multi50 lo faranno nel 2017; gli IMOCA sono ormai barche dotate di foil, come gli ULTIME, e anche il nuovo Figaro che verrà messo in commercio nel 2019 avrà queste appendici. Il Nacra 17, che fa parte delle classi olimpiche, dal prossimo anno cambierà lo shape del proprio foil, per permettere alla barca di volare con più efficienza. Che piaccia o no, il foil al giorno di oggi è una realtà che non può essere ignorata da un velista che aspiri alla completezza. Per questo ho deciso di investire a fondo nella conoscenza di questo nuovo modo di navigare comprando un Moth a foil e decidendo assieme al mio sponsor Prysmian Group di dedicare quest’anno all’apprendimento della “navigazione in volo” ».

(altro…)

Birgit Habelt dalla Francia alla Polinesia su un Muscadet del 1967

Verso la fine di ottobre 2015 la tedesca di 69 anni Birgit Habelt è partita da Roscoff, in Bretagna, in direzione di Moorea, Polinesia Francese.

Birgit Habelt

Era arrivata lì qualche mese prima, dopo aver risposto ad un annuncio vendita di una piccola barca a vela, un Muscadet del 1967. Scopo del viaggio andare a trovare il figlio che a Moorea si è stabilito con la famiglia.

Da quando aveva acquisito la barca si stava preparando per la grande partenza. Levigatura, sabbiatura, pittura in un cantiere navale di Saint-Pol-de-Léon, e dopo la benedizione della sua barca, Venerdì 16 ottobre, ha preso il mare il giorno successivo, in silenzio e con discrezione.

Ai giornalisti di Ouest-France che le hanno chiesto se fosse consapevole dell’avventura che si stava apprestando a vivere la skippr ha semplicemente risposto: “Sarà un gioco da ragazzi, per gli ultimi venti anni ha viaggiato tutti i mari del mondo: Mar Baltico, Oceano Atlantico, Oceano Pacifico…”

Non si sa a che punto sia del suo viaggio ma prima di gettare l’ancora nella baia di Cook a Moorea, Birgit dovrà passare attraverso le Azzorre, le isole Canarie, Capo Verde, Cile, Panama, il Pacifico.

Il Muscadet: Progettato nel 1963 dall’architetto navale Philippe Harle e prodotto fino al 1979 in oltre 1.000 esemplari, il Muscadet, per aver democratizzato la nautica da diporto, è soprannominato dai francesi la 2 Cavalli del mare. Costruito in compensato marino ha lo scafo a spigolo e il timone appeso. A causa delle sue linee poco convenzionali è soprannominato anche “il brutto anatroccolo”. Lunga 6 metri e 40 e con un baglio massimo di 2,26 il Muscadet era costruito dai cantieri Aubin, nella zona del vino Muscadet (da lì il nome) ed era stata progettata per essere in grado di attraversare l’Atlantico.

Gli interni prevedevano un quadrato, un tavolo-panca da carteggio, cucinino basculante, un lavello, due cuccette a poppa e altre due a prua, queste divise dal wc marino nascosto sotto un materassino.

1961 Star Class Sailboat World Championships – San Diego, USA

aprile 23, 2016 / Commenti disabilitati su 1961 Star Class Sailboat World Championships – San Diego, USA
Immagine anteprima YouTube

Un breve film girato durante i mondiali di classe Star del 1961 a San Diego. La classe è molto viva e vivace ancora oggi (vedi i recenti mondiali di Miami), le barche sono praticamente uguali ancora oggi ma i materiali sono molto diversi, a partire dagli alberi, che non sono più in legno, ovviamente.

Profondamente diversa anche la conduzione, avevano un curioso modo di schiacciare all’epoca.