Campionato Invernale Golfo del Tigullio 2014 – Risultati finali prima manche

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dicembre 1, 2014
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Conclusa dopo sei prove disputate nelle acque di Lavagna la prima manche del 39° Campionato Invernale Golfo del Tigullio.

invernale tigullio day 2 01

Low Noise II e Botta Dritta sono primi assoluti nelle classifiche ORC e IRC. Per l’imbarcazione di Giuseppe Giuffrè, con al timone Duccio Colombi, solo vittorie: ben sei, secondo Chestress 3 (Giancarlo Ghislanzoni) e terzo X Blue One (Michele Rayneri).

Dietro l’equipaggio di Marco Matica, invece, si piazzano Celestina 3 (Campodonico-Frixione-Vernengo) e Hakuna Matata (Alberto Ialongo).

In Libera festeggiano Jonathan Livingston (Giorgio Diana) nel Gruppo 0, Montpress (Montedonico-Rognoni) nel Gruppo A, Gatto Mammone (Franco Govi) nel Gruppo B e LNI Chiavari nel gruppo C. Dall’overall alla situazione classe per classe.

ISAF World Cup Final ad Abu Dhabi – Risultati finali

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dicembre 1, 2014
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Conclusa ieri, 30 novembre 2014, ad Abu Dhabi l’ISAF Sailing World Cup Final 2014, appuntamento che ha riunito nelle acque della capitale degli Emirati Arabi i migliori velisti delle dieci classi olimpiche e della Formula Kite.

©Pedro Martínez / Sailing Energy / ISAF

Dopo le Medal race l’Italia ottiene un ottimo terzo posto con Giulia Conti e Francesca Clapcich nella classe 49er FX – l’ennesima, ottima prestazione delle due azzurre dopo il bronzo conquistato ai Mondiali di Santander a metà settembre – e un quarto con Francesco Marrai nella classe Laser Standard.

Chiudono nella top ten delle rispettive classi anche Michele Paoletti e Filippo Baldassari (Finn), Francesca Komatar-Sveva Carraro ed Elena Berta-Giulia Paolillo (470 F), Flavia Tartaglini e Laura Linares (RS:X F), Vittorio Bissaro-Silvia Sicouri e Federica Salvà-Francesco Bianchi (Nacra 17).

I risultati classe per classe

Tipi…

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dicembre 1, 2014
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Barca a vela incagliata a San Felice Circeo

Il solito problema degli ingressi dei porti in Italia, che spesso a causa delle mareggiate tendono ad insabbiarsi, magari per cause naturali o proprio perché mal progettati e concepiti. Ingressi che poi non vengono dragati per cattiva volontà politica, mancanza di soldi, intoppi burocratici.

barca incagliata a san felice circeo

La notizia, che pubblico perché se qualcuno decide di passare da quelle parti magari gli torna in mente e ci pensa un po’ su…

Una barca a vela di 13 metri con quattro francesi a bordo si è incagliata a causa della barra sabbiosa in ingresso al porto turistico di San Felice Circeo.

L’armatore, che aveva comprato la barca solo pochi giorni prima nei Balcani ed era diretto a Montecarlo, aveva scelto di fare la sosta a causa del maltempo.

In salvo l’equipaggio di Team Vestas Wind

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novembre 30, 2014
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L’equipaggio di Team Vestas Wind è stato messo in salvo nelle prime ore di oggi, domenica 30 novembre dopo che la barca danese partecipante alla Volvo Ocean Race si era incagliata su una barriera corallina nell’oceano Indiano costringendo gli otto velisti all’abbandono.

Tutti i nove uomini, otto velisti e l’Onboard reporter, non hanno riportato danni fisici a seguito dell’incidente, avvenuto nel primo pomeriggio nella zona delle Cargados Carajos Shoals, nel territorio di Mauritius. Per diverse ore l’equipaggio è rimasto a bordo della barca la cui parte poppiera ha continuato ad essere investita dalle onde ed era incagliata profondamente nel corallo, con la prua diretta verso il mare aperto. Nella collisione entrambi i timoni si sono rotti e l’equipaggio ha notato un’importante via d’acqua nel compartimento di poppa, che pure era chiuso e stagno.

Verso la mezzanotte il team guidato dallo skipper australiano Chris Nicholson ha abbandonato la barca e ha potuto raggiungere, camminando nell’acqua bassa, un punto sulla barriera dove è stato tratto in salvo da un mezzo della guardia costiera alle prime luci dell’alba, ossia verso le 03.30 UTC (le 04.30 ora italiana). L’equipaggio è poi stato trasportato sulla piccola isola della Íle du Sud, che fa parte delle Cargados Carajos Shoals, conosciuta anche con il nome di St. Brandon e situata a circa 430 chilometri a nord-est di Mauritius.

Gli organizzatori della regata e i responsabili di Team Vestas Wind cercheranno ora di portare l’equipaggio dall’isoletta alla terraferma. Il Race Control centre di Alicante, in Spagna, ha tenuto costantemente informato il centro di intervento marittimo locale, il Maritime Rescue Co-Operation Centre (MRCC) nel corso dell’intera operazione.

VOR – Team Vestas Wind urta un reef e viene abbandonato

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novembre 30, 2014
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Ieri, sabato 29 novembre, alle 15:10 UTC (le 16:10 ora italiana) Team Vestas Wind ha informato il Race Control Centre di Alicante che la barca ha urtato un basso fondale, le Cargados Carajos Shoals, nei pressi dell’isola di Mauritius nell’oceano Indiano. Non oso immaginare l’attuale stato d’animo del loro navigatore Wouter Verbraak.

Cargados Carajos Shoals 01

Fortunatamente nessuno è rimasto ferito a bordo. Gli organizzatori sono in contatto con la barca per stabilire l’entità del danno e per garantire che l’equipaggio abbia il supporto necessario a gestire la situazione. Il Maritime Rescue Coordination Centre (MRCC, Centro di coordinamento della sicurezza marittima) dell’isola di Reunion Island è stato messo al corrente del problema. L’equipaggio ha informato gli organizzatori di essersi incagliato in una barriera corallina ma che nessuno a bordo è ferito, la priorità numero uno della Volvo Ocean Race e di Team Vestas Wind è di garantire l’incolumità fisica delle persone. L’equipaggio ha informato gli organizzatori della volontà di abbandonare la barca sulle zattere di salvataggio. Team Alvimedica e due altre barche sono in contatto con Team Vestas Wind per fornire l’eventuale assistenza necessaria.

team vestas Cargados Carajos Shoals

Aggiornamento delle 20:30 UTC (21:30 ora italiana) – Team Alvimedica ha raggiunto la località dell’incidente di Team Vestas Wind, è in contatto radio e in stand-by per portare eventuale assistenza, in attesa della luce del giorno. Il Race Control è in contatto con Team Vestas Wind con cadenza oraria, la situazione a bordo è stabile e l’equipaggio ritiene di rimanere a bordo fino a che non faccia luce. Si è anche stabilito un contatto con la stazione della guardia costiera della Isle de Sud, che dista circa un chilometro e mezzo dalla barca, e che dispone di un mezzo di assistenza che potrebbe essere utilizzato per assistere l’equipaggio nell’abbandono della barca appena possibile. Team Vestas Wind ha comunicato che entrambi i timoni sono danneggiati e che c’è una via d’acqua nel compartimento poppiero della barca. Il Volvo Ocean 65 è dotato di compartimenti stagni sia a poppa che a prua. Il resto della barca, incluso l’albero, non ha riportato danni.

Aggiornamento delle 21:45 UTC (22:45 ora italiana) – Team Vestas Wind ha informato di aver gonfiato due zattere di salvataggio e di averle fissate a poppa della barca, che continua a urtare sulle rocce della barriera corallina, mentre la prua è rivolta verso il largo.

Il team ha aggiunto che le zattere sono tenute a circa 15 metri dalla barca, in modo da poter essere raggiunte se necessario. Inizialmente questo non era stato previsto, ma le zattere sono state gonfiate in caso non fosse possibile farlo in seguito. Per il momento l’equipaggio prevede di abbandonare la barca quando sopraggiungerà la luce del giorno con l’assistenza della guardia costiera dell’Ile du Sud e di Team Alvimedica.

Aggiornamento delle 03:00 UTC (04:00 ora italiana)) Il Race Control ha avuto conferma che l’equipaggio di Team Vestas Wind e stato soccordo e rimarrà a Íle du Sud, dove c’è una casa e alcune strutture. Tutto l’equipaggio è al sicuro e nessuno è ferito.

Team Vestas Wind sta pianificando con la Volvo Ocean Race una strategia su come portare l’equipaggio via dall’isola e su come recuperare la barca.

Team Alvimedica ha ripreso la regata. A loro immagino verrà concessa una riparazione in classifica in funzione del tempo speso per soccorrere Team Vestas.

Knut Frostad, CEO della Volvo Ocean Race, ha dichiarato: “Sono molto sollevato che ogni uno dei nove membri dell’equipaggio ora sono al sicuro e che nessuno è ferito. Questa è sempre stata la nostra prima priorità da quando abbiamo saputo del naufragio.

Allo stesso tempo, sono profondamente rattristato per quanto successo a Team Vestas Wind e Chris Nicholson e il suo team. E’ devastante per la squadra, per la gara e per tutti gli interessati. Sono molto vicino a Chris e al team in questo momento e continueremo a sostenerli fino in fondo per il futuro“.

Aggiornamenti continui su www.volvooceanrace.com

Quale deumidificatore per la barca

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novembre 29, 2014
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In inverno tenere a bada l’umidità all’interno delle barche è una battaglia continua. Produce quella fastidiosa muffa che si attacca prevalentemente alle tapezzerie lasciando quello sgradevole odore che, a volte, nelle barche più vecchie, misto a quel vago sentore di gasolio, fa venire il mal di mare anche con la barca ben salda sull’invaso.

deumidificatori

Esclusi i sali, che fanno veramente dei miracoli nei piccoli ambienti ma sono insufficienti per la barche di una certa dimensione, restano i deumidificatori elettrici.

Di questi ne esistono di due tipi: Deumidificatori essiccativi o passivi; Deumidificatori meccanico-refrigerativi

Nei primi la deumidificazione avviene tramite l’utilizzo di materiali essiccanti, in genere gel di silice. L’aria umida passando attraverso il deumidificatore condensa e viene raccolta in una vaschetta (o espulsa attraverso un tubicino che si avrà avuto l’accortezza di far scaricare, per esempio, dentro un lavandino). Nei deumidificatori passivi quando i pori del materiale assorbente sono saturi il processo si blocca, a quel punto o si sostituisce il materiale o si rigenerano mettendoli a contatto con una corrente di aria.

I deumidificatori essiccativi o passivi sono più efficienti a basse temperature e in ambienti con bassi valori di umidità.

ISAF World Cup Final ad Abu Dhabi – Seconda giornata di prove

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novembre 29, 2014
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Brezza tra i 10 e i 14 nodi da Nord-Ovest ieri ad Abu Dhabi nella seconda giornata di regate dell’ISAF Sailing World Cup Final 2014

ISAF World Cup Final ad Abu Dhabi day 2 2014 01

ISAF World Cup Final ad Abu Dhabi day 2 2014 01
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Condizioni che hanno consentito ai circa 270 atleti scesi in acqua di portare a termine alla perfezione il programma, che prevedeva la disputa di due prove per le classi Laser Standard, Laser Radial, Finn, 470 M e 470 F, e tre per 49er, 49er FX, RS:X M, RS:X F e Nacra 17.

Una giornata che ha avuto nel laserista Francesco Marrai il protagonista, grazie a due ottimi secondi posti che lo proiettano al vertice della classifica provvisoria di classe.

Acuti anche da Ruggero Tita e Giacomo Cavalli, che vincono una regata nella classe 49er, da Francesca Komatar e Sveva Carraro, in ascesa nel 470 femminile, e da Laura Linares (tavola a vela RS:X femminile), che sale fino al terzo posto della graduatoria provvisoria.

Laser Standard

Nub® – Il nuovo bozzello sferico

Con un peso peso di soli 16 grammi e dall’ingombro estremamente contenuto i bozzelli sferici Nub® sono in grado di reggere fino a 4 tonnellate di sforzo.

nub 01

nub 01
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Può essere utilizzato sia per manovre fisse (con cime fino a 12 mm) che correnti (con cime fino a massimo 10mm) come volanti, paterazzo, barber-haulers, inhauler, e perfino per le sartie.

Il prezzo è fissato in €39.90 la coppia. Il sistema Nub sarà presentato ufficialmente al Paris Boat Show 2014.

Info su greement-courant.fr

Skeeters – speed sailing on ice

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novembre 29, 2014
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Skeeters are engineered for flat-out speed sailing on ice. The class is the “Formula One”, a wide-open development class where state-of-the-art sailing rules. With a 75 square foot maximum sail area and eight meter long hulls constructed of high tech materials such as carbon fiber and kevlar, the “Skeeter” is a an extremely aerodynamic, swift craft on smooth ice. Committed skippers find incredible challenges competing with these crafts up to speed levels of 200 km/h on the hard surface.

Via | www.blur.se